Si complica la strada del Partito Democratico in vista delle elezioni amministrative di Savona, previste il prossimo 5 di giugno. In città è tornato Sergio Cofferati, pronto a catalizzare i voti di chi è rimasto deluso dalla gestione delle ultime giunte Berruti. L’ex Cgil, che ha rotto con il partito in occasione delle ultime regionali vinte da Toti, si è schierato a sostegno di Marco Ravera, della lista “Rete a sinistra”.
Pesano le dichiarazioni di Cofferati soprattutto in vista di un possibile ballottaggio al secondo turno: «Il Pd non è più di sinistra, né in Italia né qui. A Savona raccoglie nelle liste dei fuoriusciti del centro destra».
Comincia a diventare folta la schiera degli oppositori di Cristina Battaglia che si collocano più a sinistra del Partito Democratico. Oltre a Marco Ravera c’è Daniela Pongiglione di “Noi per Savona”, veterana delle lotte contro il bitume in porto, l’Aurelia Bis e i numerosi progetti di edilizia portati avanti dall’amministrazione uscente. Un’altra alternativa è Giorgio Barisone, candidato sindaco del Movimento comunista dei lavoratori. Senza contare chi, infine, preferirà optare per una scelta fuori dai giochi dei partiti, apponendo la sua croce sul nome di Salvatore Diaspro, del Movimento 5 Stelle.
Il centro destra invece, che a Savona nel recente passato ha accumulato solo sconfitte, si presenta unito nel sostegno alla candidatura di Ilaria Caprioglio. Chissà che la saggista non riesca ad approfittare delle numerose spaccature che affliggono gli avversari per espugnare una città che, da tempo, è una loro roccaforte.