In Liguria oltre il 65% delle ricette sono digitali. A dirlo sono le ultime rilevazioni Promofarma, la società di servizi informatici di Federfarma, secondo cui la nostra regione ha compiuto un notevole balzo in avanti negli ultimi mesi, considerando che a gennaio la soglia di materiale “paperless” si fermava al 41%.
A livello nazionale, considerando le regioni che hanno già intrapreso la dematerializzazione, a marzo si rileva una media di quasi l’80% di prescrizioni elettroniche. Ma considerando l’intero stivale, il numero si riduce, scendendo al 75,3%. A incidere sul calo sono la Calabria e la provincia autonoma dell’Alto Adige, unici due territori dove le ricette vengono trasmesse ancora in formato cartaceo. In entrambi i casi, le intese firmate non sono state rispettate: in Calabria il sistema sarebbe dovuto partire un mese fa, ma non è stato trovato l’accordo con i medici di base sugli incentivi all’informatizzazione, mentre a Bolzano l’avvio era stato fissato a inizio maggio, ma è saltato per motivi tecnici e attualmente in fase di stallo.
Per ciò che riguarda le altre regioni, nelle Marche la soglia attuale è del 67% (contro il 55% di gennaio), in Abruzzo si tocca il 69%. In Friuli Venezia Giulia si è passati dal 57% al 64%, in Sardegna dal 58 al 69%. Le regioni che registrano i valori più alti sono Veneto (89,5%), Campania (89,3%) e Provincia autonoma di Trento (89,1%): anche per questo podio, negli ultimi mesi si è registrato un aumento compreso tra uno e due punti percentuali circa.