Chiusura in rialzo per le Borse europee, incoraggiate dal rialzo di Wal Street e non troppo intimorite dal dato sull’indice dei prezzi europei, che lo scorso aprile ha registrato un calo dello 0,2%, mettendo in evidenza che per adesso la manovra espansiva della Bce non riesce a fare effetto. Milano ha chiuso con Ftse Mib a 17.713,62 (+1,23) e Ftse Italia All-Share a 19.410,44 (+1,09). Francoforte e Parigi sono entrambe cresciute dello 0,5%, piatta Londra (-0,03%).
Piazza Affari è stata sostenuta dagli acquisti sulle banche. Bper è salita del 7% a 4,61 euro, seguita da Ubi (+3,7%), anche per ipotesi di un loro interessamento per Veneto Banca. Bene Intesa (+2,6%), Bpm (2,2%) e Mps (+2%). Positiva la chiusura di Unicredit (+0,7%) mentre è scivolata nel finale Carige, che ha perso il 2,6% a 0,5 euro.
Buona giornata per Exor (+3,7%), Poste (+2,7%), Luxottica (+2,4%) e Generali, cresciuta del 2,2% finale.
Rcs ha chiuso con un lieve rialzo, +0,1% a 0,716 euro, sempre leggermente sopra il valore dell’Opa Bonomi.
Telecom, debole per tutta la giornata, ha contenuto le perdite finali allo 0,4%.
Sul fronte dei cambi, l’euro ha perso quota sul dollaro portandosi a quota 1,1279 (ieri a 1,1339). La divisa vale inoltre 123,62 yen (123,61 yen), mentre il dollaro/yen passa di mano a 109,60 (da 108,99). Continua a salire il petrolio: il wti, contratto con consegna a luglio, vale 49,23 dollari al barile, in rialzo dello 0,25