Le notifiche di Equitalia non giungono direttamente nelle mani dei cittadini ma affrontano un iter complicato che assume aspetti addirittura grotteschi. Lo segnala l’Adoc ligure, l’associazione che si occupa dell’orientamento e della tutela dei consumatori che aderisce alla Uil e il gruppo aziendale Uil Fpl, categoria che si occupa della tutela dei lavoratori del Comune di Genova.
Sotto la lente di ingrandimento c’è il servizio di notifica che viene utilizzato da Equitalia attraverso Poste italiane spa che risulta carente se non addirittura inadempiente a giudicare dalle segnalazioni ricevute dagli utenti e la mole di lavoro che arriva direttamente sulle scrivanie dei dipendenti pubblici del Comune di Genova.
Dalla cassetta della posta dei cittadini, le notifiche approdano in massa alla Casa comunale provocando un eccesso di attività per gli uffici preposti. Come? L’utente, se non è in casa, trova nella cassetta della posta un “avviso di cortesia” di Equitalia che prevede la consegna dell’atto formale presso l’ufficio postale; ma all’ufficio postale l’utente tipo non riesce a ricevere alcunché perché il suo “avviso di cortesia” risulta in viaggio verso la Casa comunale. Una volta varcata la porta degli uffici del Comune, il cittadino scopre che la famigerata notifica è ancora in viaggio, insomma: non è stata consegnata. L’utente, a cui nel frattempo passano giorni e termini di pagamento, dovrà attendere che l’ufficio postale competente faccia recapitare al suo domicilio la tanto sospirata notifica di Equitalia.
Nel frattempo il cittadino, recandosi da un ufficio all’altro come un pellegrino, ha perso giorni di lavoro, mentre gli impiegati della Casa comunale continuano a essere subissati dalle pratiche di
competenza Poste.
Adoc e Uil Fpl chiedono di conoscere i termini della convenzione tra Equitalia e Poste Italiane per tutelare utenti e lavoratori alle prese con i disservizi descritti e, alle parti in causa, di predisporre urgentemente un incontro per risolvere, una volta per tutte, questa vicenda.