Chiusura in lieve calo per le borse europee, turbate dalle voci sulla Gran Bretagna, dopo che il governatore della Banca d’Inghilterra ha riconosciuto che la crescita ha rallentato e potrebbe continuare in questa tendenza per l’incertezza generata dagli esiti del referendum, e dai dati macroeconomici da cui risulta che la produzione industriale europea a marzo è scesa dello 0,8% rispetto al mese precedente, anche se è salita dello 0,2% rispetto al marzo dell’anno scorso. Milano ha registrato Ftse mib a 17.651,36 (-0,26) e Ftse Italia All-Share a 19.328,71 (-0,23), Francoforte ha perso l’1,13% a 9.862 punti, seguita da Londra (-0,95% a 6.104 punti) e Parigi (-0,54% a 4.293 punti) .
A Piazza Affari le banche hanno avuto un andamento contrastato, con Banco Popolare che ha recuperato terreno (+1,6%), come Bpm (+0,7%) e Unicredit (+2,68%).Giù anche Intesa, e Monte Paschi che cede il 2,21%. Tra gli altri finanziari Generali cede il 3,97% dopo l’approvazione della trimestrale, Poste +1,59%.
Nell’energia bene Eni (+0,67%), Saipem guadagna il 3,80%, Tenaris sul +0,98%, Enel sale dello 0,91%.
Nel lusso bene Moncler, male Tod’s (-8,36%) dopo la trimestrale.
Male anche Telecom (-1,06%) anche per i risultati deludenti di Tim Brasil.
Sono volate in alto le Fincantieri (+10,3%), dopo l’annuncio del ritorno all’utile.
Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,1389 dollari (da 1,1433 di ieri) e 123,86 yen (124,21), mentre il dollaro-yen e’ pari a 108,75 (108,65). Il petrolio si attesta a 45,89 dollari al barile in calo dello 0,35%.