Borsa italiana ancora in calo, con Ftse Mib a 17.685,80 (-0,88) e Ftse Italia All-Share a 19.363,57 (-0,76), a causa del settore creditizio. Le banche state travolte dalle vendite le azioni del Banco Popolare (-8,7%) dopo che l’amministratore delegato, Pier Francesco Saviotti, ha preannunciato una trimestrale deludente, per un possibile anticipo delle rettifiche su crediti. La notizia ha ha riportato in primo piano la preoccupazione per i crediti bancari e ridestato i dubbi degli operatori che temono che la dotazione del Fondo Atlante possa essere insufficiente. Mps ha perso il 7,5%, Bper il 4,5% e Unicredit il 2,3%, Ubi ha accusato una flessione del 3,6%. Si sono salvate dalle vendite le azioni di Intesa Sanpaolo (+0,6%).
Nell’energia Saipem cede il 4,53% dopo che S&P ha ridotto il rating e il suo calo ha trascinato in basso anche Eni (-1,25%), Buzzi ha registrato un progresso dello 0,25%, dopo la solida trimestrale diffusa venerdì.
Sono inoltre andate bene anche le Campari (+2,9%), sull’onda la trimestrale al di sopra delle attese.
Bene anche il lusso con Yoox +1,69%, Ferragamo +2,37%, Moncler +0,76%.
Fiat Chrysler perde l’1,56%, Cnh -2,28%.
Buon rialzo per Rcs (+5,26%).
Per quanto riguarda gli altri litini europei, Londra ha ceduto lo 0,18% a 6.114 punti. Francoforte è cresciuta dell’1,12% a 9.980 punti, grazie anche al buon dato sugli ordini all’industria, saliti a marzo dell’1,9%, oltre le attese degli analisti.. Segno positivo anche per Parigi, con il Cac40 che ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 4.322 punti. Le Borse europee attendono novità Grecia: dopo l’approvazione da parte del Parlamento di Atene delle riforme del fisco e delle pensioni funzionali all’ottenimento di nuovi tranche di finanziamenti da parte dell’Unione europea, l’attenzione ora è rivolta alla decisione (che arriverà molto probabilmente stanotte) dell’Eurogruppo sulla questione greca.