Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude con Ftse Mib a 18.420,22 (-0,97) e Ftse Italia All-Share a 20.102,57 (-0,86), in controtendenza rispetto alle altre Borse europee. Francoforte ha terminato in positivo dello 0,84% a 10.123 punti, seguita da Parigi, in crescita dello 0,31% a 4.442 punti. Chiusa per festività la piazza di Londra.
A Milano determinanti sono stati i titoli degli istituti di credito, influenzati dalle perplessità del mercato per i contenuti del decreto del governo circa i tempi di recupero delle sofferenze e dai timori per la Popolare di Vicenza, prima per l’andamento deludente del collocamento poi per la notizia dello stop alla quotazione in Borsa. Subito dopo lo stop all’Ipo della banca veneta, sono state sospese in asta di volatilità Mps, Unicredit e Bpm. Per tutta la giornata, maglia nera è stato il Banco Popolare, che ha concluso a -7,3%, seguito da Bpm (-6%), Mps (-5,5%), Carige (-5,3%), Ubi (-4,9%) e Unicredit (-3,6%).
Nell’energia, a causa del rallentamento del prezzo del greggio, Eni perde l’1,76% Saipem registra un -5,17%. Nel lusso bene Luxottica (+3,76%) sui dati trimestrali, Moncler +2,97%.
Fca segna un +2,15%, Ferrari cede lo 0,81% dopo la trimestrale. Exor sale dell’ 1,86%.
Rcs guadagna il 4,80% su ipotesi rilanciate dalla stampa di contro-Opa da parte di altre cordate, peraltro smentite.
Per la prima volta da fine agosto, l’euro/dollaro riaggancia quota 1,15. Il cambio si attesta a 1,1508 da 1,1448 di venerdì. Euro/yen a 122,62 da 122,32 yen, Dollaro/yen a 106,50 dollari (da 106,82).