Risale ai primi anni novanta l’ultima segnalazione ligure della Lathraea clandestina, una pianta rara che, almeno nella nostra regione, aveva fatto perdere le sue tracce da molto tempo. Adesso è stata nuovamente avvistata da Valter Raineri e Daniela Caracciolo di Arpal, impegnati nelle attività di sopralluogo del progetto Emys.
La Lathraea clandestina, come suggerisce il nome, è una pianta che si sviluppa prevalentemente sotto terra: dal suolo sbucano solo i fiori, “grandi” 4-5 cm, caratteristici sia nella forma, sia nei colori, un trionfo di varietà rosacee dal bianco al viola più intenso.
«Abbiamo inserito l’avvistamento in Li.Bi.Oss – spiega Raineri – l’osservatorio ligure della biodiversità, uno strumento unico nel suo genere nel panorama italiano per completezza di informazioni. Abbiamo sviluppato, insieme a Liguria Digitale, la possibilità di effettuare ricerche alfanumeriche e cartografiche, con l’aggiunta di oltre 130 mila record e punti georeferenziati, osservati dal 2008 in poi, relativi a specie animali, vegetali e aree ambientali di pregio. In Liguria, al momento, sono stati censiti 191 funghi, 1.249 piante e 1.541 animali; fra queste specie, 391 sono aliene o aliene invasive, come lo scoiattolo grigio, il punteruolo rosso o la zanzara tigre».
Raineri non è nuovo a questo tipo di scoperte: qualche anno fa, in occasione della sua attività di studio di Lepidotteri notturni, ha catturato vari tricotteri che, inviati a specialisti, hanno permesso la descrizione di una specie sconosciuta alla scienza. Si tratta del Potamophylax peremes, un insetto acquatico trovato nella foresta demaniale del monte Zatta, nel Parco dell’Aveto.
Seppure le due scoperte non siano confrontabili (il tricottero è stata una novità assoluta per la scienza mondiale), entrambe le segnalazioni testimoniano la ricchezza della biodiversità presente nella nostra regione.