La forte correzione del petrolio (-3,1% il Wti maggio a 40,19 dollari al barile) e i realizzi sul settore auto dopo la pubblicazione dei dati di vendita europei a marzo (+5,7%) hanno portato in rosso i listini continentali, frenati dall’attesa di due appuntamenti chiave del week end: il meeting di Doha in Qatar tra i paesi produttori di greggio e il voto della Camera brasiliana alla procedura di impeachment nei confronti della presidente Dilma Roussef per lo scandalo Petrobras.
Piazza Affari ha registrato Ftse Mib a 18.257,35 (-0,39) e Ftse Italia All-Share a 19.940,44 (-0,35). Sono scese anche le altre Borse europee: dello 0,36% la Borsa di Parigi, dello 0,42% quella di Francoforte Francoforte e dello 0,34% quella di Londra.
A Milano sono risultati particolarmente negativi gli energetici (Eni -1,31%, Saipem -2,89%, Enel -0,78%). In calo, nel giorno dell’assemblea dei soci, anche Fiat Chrysler (-1,62%), tra gli altri industriali, CnhI -0,09%, Ferrari in evidenza con un +3,20% grazie alle dichiarazioni ottiimistiche di Marchionne. Perdite superiori al 2% per Exor.
Per quanto riguarda i finanziari, Unicredit a +1%, Intesa Sanpaolo +0,49%, Mps +1,95%, Mediobanca +-1,79%, Generali -1,05%.
Sul mercato valutario, euro/dollaro a 1,1293 (da 1,1269). Euro/yen a 122,81 da 123,22. Dollaro/yen a 108,74 da 109,34.