Chiude in calo la Borsa italiana, con Ftse Mib a 17.776,84 (-1,88) e Ftse Italia All-Share a 19.463,97 (-1,63), come gli altri listini europei, trainati in basso dalla discesa del prezzo del petrolio (-3,5% il Wti a 36,99 dollari al barile), con l’Arabia Saudita che si è detta disposta a congelare la produzione solo se l’accordo comprenderà un impegno anche dell’Iran. Ruolo negativo anche dei minerari, delle auto e degli assicurativi e dei i dati sull’occupazione Usa, che rafforzano l’aspettativa di un rialzo dei tassi statunitensi. La giornata è stata anche influenzata dal tonfo di Tokyo e dal rafforzamento dell’euro, che pesa sugli esportatori.
Londra arretra dello 0,47% a 6.146,05 punti, Francoforte dell’1,71% a 9.794,64 punti, Parigi dell’1,43% a 4.322,24 punti
A Piazza Affari male Fca (-4,9%) a causa del no s di Marchionne a ipotesi di aggregazione con Peugeot. Giù del 4,6% Banco Popolare e del 4,3% Cnh. Male Eni col petrolio in ribasso e Telecom (-3,5%) dopo il blocco dell’Agcom alle modifiche delle tariffe voce. Bene il risparmio gestito
Resta sotto 1,14 il rapporto euro/dollaro: il cambio segna 1,1368 da 1,1377.