Le borse europee chiudono in rialzo, all’indomani delle dichiarazioni del presidente della Fed, Janet Yellen, che ha segnalato cautela nell’aumento dei tassi di interesse Usa. Gli operatori europei hanno interpretato le parole della presidente della Federal Reserve come un segnale che la politica di rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti procederà a ritmo molto graduale. Una spinta ai mercati è venuta anche dal forte rialzo dei prezzi del greggio, che hanno accelerato a +3% sulla notizia che l’aumento delle scorte settimanali negli Stati Uniti è stato inferiore alle attese sebbene in termini assoluti le scorte restino sui massimi storici
Piazza Affari chiude con Ftse Mib a 18.375,32 (+1,12) e Ftse Italia All-Share a 20.038,75 (+1,11).
Fiat Crysler Automobiles chiude in forte rialzo, ha guadagnato il 5,85% a 7,24 euro con un massimo di seduta a 7,29 euro. Sul titolo si è concentrata l’attenzione del mercato in seguito a voci di un’eventuale fusione con i francesi di Psa (a Parigi +1,22%). Nel pomeriggio il Ceo del gruppo che controlla Peugeot e Citroen, Carlos Tavares, ha ricordato che Psa, che collabora con Fca nel settore dei veicoli commerciali, al momento «non ha discussioni in corso con Marchionne” su possibili cooperazioni o ipotesi di consolidamento, tuttavia “siamo pragmaticamente aperti su questi argomenti».
Forti acquisti si sono registrati su Mediaset (+5,7% a 3,67 euro) e L’Espresso (+5,3% a quota 0,95 euro) dopo i dati della pubblicità nel settore radio in febbraio, in crescita del 5,9%. L’Espresso genera nel settore radio circa il 10% del suo fatturato e Mediaset deve ancora consolidare le emittenti ex Finelco in attesa dell’Antitrust, ma l’aumento di febbraio fa sperare un buon 2016 per il comparto ed è anche un segnale di possibile ripresa del mercato pubblicitario in generale. Gli operatori guardano al Biscione anche per l’atteso accordo con Vivendi (+1%) verso la creazione di una piattaforma comune azionario ‘one digit’ tra capogruppo e una valorizzazione di Mediaset Premium.
Ha chiuso invece in lieve ribasso (-0,31%) Telecom Italia nel giorno in cui il consiglio di amministrazione ha nominato Flavio Cattaneo amministratore delegato, conferendogli deleghe esecutive. Resta inoltre debole il settore bancario dove Banco Popolare ha ceduto il 3,15%, Unicredit il 3,43%, Ubi Banca il 3,97%, Mediobanca il 2,01%, Mps il 2,42%, Bper l’1,01%, Bpm l’1,39% e Intesa lo 0,66%. Fra le altre blue chip, da segnalare i rialzi di Luxottica (+2,47%), Yoox-Net a Porter (+5,16%), Exor (+5,72%), Prysmian (+2,50%), Banca Mediolanum (+2,68%) e Cnh Industrial (+2,50%).
Londra sale dell’1,59% a 6.203,17 punti. Parigi guadagna l’1,78% a 4.444,42 punti e Francoforte cresce dell’1,60% a 10.046,61 punti. Anche Wall Street è positiva.
Sul fronte dei cambi l’euro ha chiuso in lieve progresso sul dollaro a 1,1345 (da 1.1318 ieri sera) mentre il rapporto di parita’ con lo yen e’ fissato a 127,61. A 112,53 il cross dollaro/yen. Per quanto riguarda il petrolio, il wti con scadenza a maggio sale del 2,59 a 39,27 dollari al barile.