«La gara di assegnazione del servizio di pulizia aziendale, di manovra e servizi accessori per Amt è stata espletata nel rigoroso e doveroso rispetto delle norme che regolano la materia e nella assoluta correttezza cui un’amministrazione pubblica deve attenersi». È quanto si legge in una nota stampa del Comune di Genova in seguito alla seconda riunione di commissione consiliare dedicata al servizio di pulizia aziendale, manovra e servizi accessori per Amt che si è svolta ieri.
«Innanzitutto – precisa il documento – la procedura è stata condotta dalla Stazione Unica appaltante del Comune, così come prevede la convenzione stipulata il 18 settembre 2012 – e prorogata nel 2015 – tra la prefettura di Genova, il Comune di Genova ed alcune aziende e società partecipate da Palazzo Tursi, fra le quali – appunto – Amt. Questa Convenzione, promossa anche a livello ministeriale, ha il preciso obiettivo di controllare con rigore le procedure di affidamento degli appalti e rendere più penetrante l’attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni di illegalità in tale ambito».
«La gara per l’aggiudicazione dei lavori, inoltre – si legge ancora nel comunicato – non ha seguito il criterio del massimo ribasso, bensì quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa che consente di contemperare offerta economica ed elementi tecnico-quantitativi.Gli atti di gara effettuati – bando, disciplinare e capitolato – hanno sempre richiamato, nel rispetto delle norme vigenti, le clausole a salvaguardia dei lavoratori, cioè le cosiddette “clausole sociali”. È da sottolineare che le istanze di sospensione cautelare dell’aggiudicazione, avanzate dall’impresa seconda classificata, sono state respinte sia dal Tar che dal Consiglio di Stato».