Alessandro Pitto (Casasco & Nardi spa), 46 anni tra pochi giorni, sposato, tre figli, è il nuovo presidente della Spediporto. Il neo eletto consiglio direttivo, riunitosi dopo l’assemblea dello scorso 21 marzo, nella sua seduta di insediamento ha votato all’unanimità la nomina di Pitto alla guida degli spedizionieri genovesi. Con lui, intorno al tavolo di governo della più importante associazione marittima italiana dei freight forwarders, siederanno Giulio Baer (Sat), Davide Benvenuto (Gdt Logistic), Enzo Brizi (Stc), Michele Capodanno (Ambra Mar), Andrea Caropreso (Logistic Group), Mario Casareggio (Casareggio), Guido Falletti (Falsped), Andrea Giachero (Priano Marchelli), Manlio Marino (Parodi Forwarding), Paolo Massari (Smat International), Claudio Melandri (Melandri System), Renzo Muratore (Saimare), Davide Onnis (Synergi Cargo), Adriana Porello (Porello), Giuseppe Raiola (Intertransport), Domingo Valle (Ics) e Barbara Lualdi (Concordia srl).
Revisori dei conti sono Luca Spallarossa (Aprile), Marco Vassallo (Matras Food) e Alberto Verardo (Hardtrodt).
Oltre al presidente il consiglio direttivo ha nominato vicepresidenti Renzo Muratore (vicario), Claudio Melandri e Giulio Baer; tesoriere è Andrea Giachero.
«Sono onorato della fiducia dimostratami – esordisce Pitto – cercherò di adempiere a questo importante incarico con l’entusiasmo e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il mio impegno in Spediporto. Sono numerose le sfide che attendono i nostri associati e dunque sarà necessario un ulteriore sforzo organizzativo e progettuale per poterle accompagnare lungo il percorso che le condurrà verso il futuro». Tra gli obiettivi primari, posti all’interno del programma di mandato Pitto ricorda: «Accrescere il nostro impegno nell’It portuale attraverso Hub telematica; dare alla componente doganale dei nostri associati strumenti utili per poter vincere la sfida normativa e commerciale che caratterizzerà i prossimi anni; fornire alle piccole e medie imprese del settore la possibilità di accedere ad una serie di servizi trasversali creando appositi centri di acquisto; confermare la presenza della categoria sul territorio operativo rafforzando l’impegno nelle attività consortili».