La Bce azzera i tassi ma le Borse non rispondono e, dopo un rialzo iniziale, i listini europei hanno chiuso in rosso, anche a causa del taglio alle stime di Francoforte sull’inflazione 2016, dell’apertura negativa di Wall Street e del calo del greggio (-2% sotto i 38 dollari al barile a New York). Piazza Affari ha chiuso in calo, con Ftse Mib -0,50% a 18.118 punti, Ftse Italia All Share -0,47 a 19.715,39, trascinata in basso soprattutto dal comparto della moda e dai petroliferi.
Rimbalzano invece le banche, con Bpm (+4,9%) e Unicredit (+2,3%), Carige (+2,04), favorite dal taglio dei tassi, deciso dalla Bce, sulle aste Tltro 2 – e le utility, guidate da A2A (+2,2%). Dopo i rialzi della vigilia sulla suggestione Orange e sulle ipotesi Vivendi, Telecom e Mediaset hanno frenato: il titolo del gruppo tlc ha perso il 2,56% a 0,98 euro, il Biscione ha ceduto il 2,48% a 3,53 euro.
Negativi gli industriali (Fiat Chrysler -2,91%, Ferrari-3,39%, Finmeccanica -2,28%); contrastati i principali energetici (Enel +0,53%, Eni -3,43%). Sul resto del listino, in evidenza Autogrill (+2,62%) nel giorno dei conti 2015 e dell’annuncio del dividendo. A.S. Roma in calo dello 0,65% dopo l’eliminazione dalla Champions League.
In calo anche Francoforte ( -2,31%), Londra (-1,78%), Parigi (-1,7%).
Sul mercato valutario, l’euro, inizialmente sceso dopo l’annuncio sui tassi sotto 1,09 dollari, chiude in volata sul biglietto verde a 1,117 (da 1,10 di ieri sera) e a 126,36 yen (da 124,67). Dollaro/yen a 112,95 (da 113,35).