Nonostante da più parti si punti a stimolare il “ritorno alla terra”, la realtà dei numeri delle imprese agricole della Liguria è un’altra. Il rapporto “AgrOsserva” sul quarto trimestre 2015, redatto dall’Osservatorio Ismea-Unioncamere sulla congiuntura dell’agroalimentare italiano, evidenzia che la Liguria è la regione in Italia con un più marcato calo percentuale nell’ultimo trimestre dell’anno scorso: -3,1% e non è neanche il dato peggiore degli ultimi anni: nello stesso periodo del 2014 -4,2%, nel 2013 addirittura -8,5%, nel 2012 -2,7%.
Per contro, analizzando l’andamento delle imprese dell’industria alimentare per regione, la Liguria segna un +1% rispetto al quarto trimestre del 2014, ma sin dal 2012 i dati non sono mai andati in negativo.
Traducendo le percentuali in numeri, lo stock totale delle imprese agricole al 31 dicembre 2015 in Liguria era di 9.969, la quota percentuale del settore rispetto al totale è del 6,1%, penultimo posto in Italia dopo la Lombardia. Il saldo annuale dello stock vede un calo di 324 imprese, mentre quello trimestrale di -52. Confrontando il 2015 con il 2011 si vede un calo del 17,4%, con la Liguria terza dietro a Valle D’Aosta (-17,9) e Friuli Venezia Giulia (-17,9), a fronte di una media nazionale di -9,5%.
I numeri delle imprese dell’industria alimentare sono positivi, anche se lo stock è inferiore rispetto a quello dell’agricoltura: al 31 dicembre 2015 erano 2.141, l’1,3% rispetto al totale, il saldo vede +21 a livello annuale, +2 imprese nel trimestre. Confrontando il 2015 con il 2011 +4,4%, contro il +3,4% nazionale.
Per approfondimenti ecco il rapporto completo: AgrOsserva quarto trimestre 2015