Taglio del nastro oggi per il biodigestore di Ferrania Ecologia, in via Strada della Diga n. 9 nella frazione Ferrania di Cairo Montenotte. Erano presenti il governatore della Liguria Giovanni Toti, il presidente della Provincia di Savona Monica Giuliano e il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano.
Realizzato da Ferrania Ecologia srl, l’impianto, il primo in Liguria, trasforma i rifiuti organici in energia elettrica e compost attraverso un processo naturale compatibile e rispettoso dell’ambiente e del territorio in cui si trova. La sua attività sarà avviata con la trasformazione della prima tonnellata di frazione organica del rifiuto solido urbano (forsu), conferito attraverso la raccolta differenziata organizzata dai Comuni.
L’impianto, che occupa una superficie totale di circa 20.000 m2, è stato progettato tenendo in considerazione tre principi cardine su cui si basa la raccolta dei rifiuti: la raccolta differenziata, il riutilizzo e la valorizzazione del rifiuto come risorsa. «Non è inquinante né pericoloso, opera nel massimo controllo ambientale e in condivisione con la comunità del territorio», ha dichiarato Claudio Busca, presidente di Ferrania Ecologia.
Attraverso il trattamento della frazione organica dei rifiuti e mediante il processo di digestione anaerobica, il biodigestore di Ferrania Ecologia trasforma la forsu in energia elettrica, mentre, attraverso un processo di trattamento di digestione aerobica, il materiale organico viene trasformato in compost di qualità. Dopo una prima fase di avviamento e di preparazione degli equipaggiamenti preposti alla ricezione della forsu, nel mese di febbraio è prevista l’entrata in esercizio dell’impianto con la trasformazione della prima tonnellata di rifiuto organico e, successivamente, con la produzione del primo chilowattora.
Ferrania Ecologia srl, partecipata al 50% da FG Riciclaggi e al restante 50% da Liguria Ecologia srl (a sua volta composta da Duferco Energia spa e da Finemme – finanziaria del Gruppo Messina) è la società creata per realizzare e gestire il biodigestore
L’impianto, il primo realizzato in Liguria, è in grado di offrire alle amministrazioni pubbliche un’alternativa concreta allo smaltimento in discarica dei rifiuti organici, trasformando il problema in una vera e propria risorsa per la collettività. È capace di trattare sino a 45.000 t/anno di forsu (30.000 di umido e 15.000 di verde), con un investimento di circa 13 milioni di euro.