In Liguria nei primi nove mesi del 2015 è calata la spesa lorda pro capite sui farmaci di classe A del servizio sanitario nazionale (114,5 euro; -1,2%), ossia la spesa convenzionata. In diminuzione anche le dosi definite giornaliere per migliaio di abitanti (875,4; -0.9%). La Liguria è invece la prima regione in Italia per la spesa lorda procapite dei farmaci di classe C (cioè a carico del cittadino) con obbligo di ricetta: 44,2 euro (+0,7%) contro una media nazionale di 36,9. In aumento anche la spesa lorda pro capite di automedicazione (35,6 euro; +3,7%). È quanto emerge dal Rapporto sull’uso dei farmaci a cura dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.
Per quanto riguarda la spesa lorda pro capite sui farmaci di classe A, la Liguria è una delle regioni in cui la spesa procapite è particolarmente bassa: 114,5 euro contro una media nazionale di 134,4, con la Campania e la Puglia che spiccano con 167,5 e 161,6 euro. Meglio della Liguria solo Veneto e le Province di Trento e Bolzano. Anche per quanto riguarda i consumi la Liguria è ben messa: secondo posto dopo la Provincia di Bolzano.In totale la spesa lorda dei primi 9 mesi del 2015 sui farmaci di classe A per la Liguria è stata di 211,6 milioni.
Umbria (72,2%), Lazio (71,8%) e Sicilia (71,7%) sono state le regioni con il maggior consumo di farmaci a brevetto scaduto a carico del Servizio sanitario nazionale, mentre l’incidenza più bassa rispetto al totale delle dosi è stata rilevata in Veneto (67,5%), Basilicata (67,8%) e Liguria (67,9%).
Nel 2015 tutte le regioni hanno adottato la distribuzione diretta (ossia direttamente dalle strutture sanitarie), mentre l’Abruzzo è l’unica regione che non utilizza la distribuzione per conto (fatta attraverso accordi specifici con le farmacie convenzionate). A livello nazionale, la ripartizione percentuale della spesa farmaceutica tra distribuzione diretta in senso stretto e distribuzione per conto è pari rispettivamente all’81,1% e al 18,9%; tuttavia vi sono rilevanti differenze regionali, in quanto vi sono regioni che ricorrono in modo più esteso alla distribuzione diretta (Emilia Romagna con il 93,5%, Liguria con l’88,9% e Lombardia con l’88,1% del totale) rispetto ad altre regioni nelle quali tale canale alternativo è relativamente meno utilizzato (Molise con il 62,5% e la Calabria con il 65,5%). La spesa regionale ligure per i medicinali erogati in distribuzione diretta ammonta a 127 milioni, quella per conto a 15,9 milioni per un totale di 143 milioni.
Per approfondire: Rapporto OsMed 2014-2015