Intempestiva e inopportuna, secondo Fim Cisl e Uilm-Uil, la manifestazione, accompagnata da sciopero, di una parte dei lavoratori dell’Ilva, appoggiati dalla Fiom Cgil, che stanno bloccando via Cornigliano.
«Non giudico opportuni – dichiara a Liguria Business Journal il segretario generale di Fim Cisl Liguria Alessandro Vella – uno sciopero e una manifestazione per avere un incontro che ci è già stato preannunciato, ci è arrivata la convocazione ufficiale».
Per il 4 febbraio via e-mail, è arrivata la convocazione al tavolo romano a cui però, pare, non sarà presente il ministro Federica Guidi. La Fiom contesta questa assenza e chiede una convocazione con la garanzia della presenza di un rappresentante delle istituzioni e non di un funzionario.
«Sarà presente Castano – precisa Vella – il dirigente che ha seguito tutta la vertenza, e si tratterà di un tavolo istituzionale, richiesto dal collegio di vigilanza. Si tratta di un incontro importante, e noi ci saremo. Con tutto ciò sappiamo che la situazione è complessa e siamo preoccupati. La prima preoccupazione, al momento è quella del bando di vendita, vogliamo vedere questo bando e sapere chi sono i possibili acquirenti. Se il futuro della siderurgia e dell’impianto di Cornigliano dovessero essere messi in dubbio occorrerebbe una risposta unitaria dei lavoratori».
«Siamo assolutamente contrari – dice il segretario generale Uilm Genova Antonio Apa – a una manifestazione che ci pare quanto meno intempestiva. Sabato avevamo ricevuto un atto formale dal ministero dell’Economia e della Finanza con cui eravamo convocati per il 4 febbraio alle 15, oggi ci è arrivata la conferma ufficiale. Non vediamo il motivo di fare perdere ore di lavoro e quindi di salario ai lavoratori». Quanto al fatto se all’incontro del 4 febbraio parteciperà o no il ministro Guidi, Apa dichiara: «il governo deciderà chi inviare, comunque sarà un incontro istituzionale».