La Uil Fpl del Tigullio non vuole l’accorpamento della Asl 4, così come annunciato da Giovanni Toti, neo presidente della Regione Liguria. Secondo una nota diffusa dal sindacato, “la Asl 4 è l’unica che nel corso dei decenni ha provveduto a una riorganizzazione effettiva della sanità, riordinando a dovere le strutture sanitarie. Per questa ragione, ogni ipotesi di razionalizzazione della spesa non dovrà avvenire a discapito dei servizi sanitari attualmente garantiti ai cittadini del Tigullio. Occorre un confronto che possa coinvolgere tutti gli attori in campo, istituzioni, sindacati, cittadini, nella ricerca di soluzioni che possano consolidare e migliorare l’offerta dei servizi e delle prestazioni sanitarie sul territorio”.
Secondo la Uil Fpl, la soppressione o l’incorporazione di Asl 4 in altre realtà liguri determinerebbe una forte perdita di occupazione nell’indotto nei settori della ristorazione e del terziario. L’appello è all’intervento della Città Metropolitana, della Conferenza dei sindaci, dei sindaci del territorio, del personale medico e non medico dipendente, dei medici di famiglia e delle organizzazioni sindacali per la difesa della Asl 4.
«Interventi che devono tenere conto di un’effettiva sostenibilità economico-finanziaria, una riorganizzazione funzionale dei presidi ospedalieri e sanitari – spiega Nicola Gioiele, responsabile Uil Fpl Tigullio – Sarebbe necessario potenziare alcuni servizi: assistenza domiciliare, Centri di salute mentale, per le dipendenze e ai cittadini in grave condizioni economiche che non possono ricorrere alle cure e alle prestazioni sanitarie per le quali è previsto il pagamento del ticket».
Altro appello che solleva la Uil Fpl è quello rivolto alla Regione Liguria “è necessario garantire la permanenza di una Asl che si è rivelata virtuosa nei vari passaggi di riorganizzazione strutturali effettuate con evidente risparmio della spesa pubblica”.
«Il Tigullio ha bisogno della messa in sicurezza delle strutture sanitarie di Rapallo, Lavagna e Sestri Levante, in particolare in materia di antincendio – prosegue Gioiele – Inoltre sarebbe indispensabile garantire un finanziamento pro capite per ogni azienda sanitaria evitando anomalie, diversificazioni, favoritismi».