Non è più soltanto Carige a soffrire in Borsa e la giornata nera di oggi per gli istituti di credito italiani che ha portato a una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso aiuta a capire i motivi di fondo della perdita di valore del titolo della banca ligure. Che, certamente è stata penalizzata da cause contingenti. La principale è la vendita dei titoli detenuti da Ubs, scesa dal 3,8 all’1,3%.
Ma è dall’inizio dell’anno che Carige è investita dalle vendite in Borsa, solo nelle prime due settimane del 2016 ha perso oltre il 25% del suo valore. Ma oggi insieme alla banca ligure vanno male Mps e quelle banche che erano oggetto di ipotesi di risiko, come Bper, Ubi banca e Banco Popolare. Perché? Il risiko tarda, come tarda la realizzazione del progetto di bad bank. Sono, probabilmente, questi ritardi a indurre gli investitori a coinvolgere le loro risorse su titoli considerati più promettenti. Carige, nonostante il suo piano industriale proceda come previsto, essendo ancora ancora vivo il ricordo della crisi da cui è uscita, viene percepita, insieme a Mps, come uno degli istituti più fragili e soffre più di altri di una situazione che comunque penalizza tutto il settore