In cda si litiga, gli azionisti sono divisi ma l’azienda continua a conquistare commesse in giro per il mondo e i suoi bilanci sono da record. È la vicenda di Ansaldo Sts, che Hitachi intende acquisire al 100%, togliere dalla Borsa e integrare nel gruppo.
Hitachi aveva rilevato il 40% del capitale dell’azienda italiana a novembre per 761 milioni di euro, e per acquisire il restante 60% ha lanciato un’Opa, partita il 4 gennaio scorso, a 9,5 euro per azione, allo stesso prezzo pagato a Finmeccanica. Ma i soci di minoranza non sono d’accordo.
Ritengono che il corrispettivo pagato da Hitachi a Finmeccanica tenga conto anche dell’effetto Ansaldo Breda, che i giapponesi hanno acquistato da Finmceccanica insieme ad Ansaldo Sts. E Ansaldo Breda, specializzata nella costruzione di materiale rotabile, da anni chiude i bilanci in perdita e da tempo è in affanno con i conti.
E il 30 dicembre il consiglio di amministrazione di Ansaldo Sts si è spaccato a metà: quattro consiglieri su nove (il presidente Alistair Dormer si è astenuto) hanno giudicato il prezzo dell’Opa non adeguato, contestando in pratica gli accordi presi da Finmeccanica e Hitachi. L’offerta di 9,5 euro ad azione è stata ritenuta inadeguata dai consiglieri indipendenti Giovanni Cavallini Giulio Gallazzi, Paola Giannotti, scelti dalle minoranze e da Bruno Pavesi, consigliere indipendente ma eletto nella lista votata in assemblea da Finmeccanica d’intesa con Hitachi. La disputa sul prezzo è nata dalle istanze alla Consob di due soci di minoranza, Amber Capital e Bluebell Partners, che hanno chiesto di alzare il prezzo, giudicandolo basso.
A complicare la vicenda, il dato che le quotazioni in Borsa di Ansaldo Sts in Borsa sono superiori ai 9,5 euro offerti da Hitachi. Oggi, alle 15.49, l’ultimo prezzo era 9,83. Difficile che Amber Capital e Bluebell Partners si accontentino di 9,5.
Il fatto è che il valore delle azioni di Ansaldo Sts sale perché l’azienda continua a ottenere commesse e a creare valore.
Il resoconto consolidato intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2015 registrava un portafoglio ordini pari a 6.029,2 milioni di euro (+1,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014), ricavi per 952,6 milioni di euro (+9,4%), risultato operativo (ebit) di 90,9 milioni di euro (+12,6%), risultato netto di 59,5 milioni di euro (+16,6%), cassa netta positiva, per (276,8) milioni di euro (+31,4%), valore aggiunto economico (eva) pari a 39,4 milioni di euro (+20,1%).
Dopodiché la società ha annunciato nuove commesse a intervalli di pochi giorni.
Il 13 novembre, contratto del valore di 53,2 milioni di dollari con Southeastern Pennsylvania Transportation Authority (Septa) che ha per oggetto lo sviluppo e l’installazione della tecnologia Cbtc (Communications based train control) per le linee Media Sharon Hill. Ansaldo STS equipaggerà queste linee della rete Septa con il suo sistema più recente di Communication Based Train Control.
Il 22 dicembre, caccia grossa ancora negli Usa: Ansaldo Sts ottiene un contratto del valore di 338 milioni di dollari con la Massachusetts Bay Transportation Authority (Autorità per il Trasporto della Baia del Massachusetts, Mbta) per fornire un sistema completo di Positive Train Control (Monitoraggio attivo treni, Ptc) su tutta la loro rete ferroviaria, pendolare e no.
E il 31 dicembre l’azienda italiana si aggiudica una commessa di 31,5 milioni di dollari per la progettazione, la fornitura, il collaudo e la consegna di un sistema di Signaling and Train Control (S&TC) per l’estensione occidentale (West Side Extension) della metropolitana della Los Angeles County Metropolitan Transportation Authority (Autorità per il trasporto metropolitano della contea di Los Angeles, Lacmta).L’estensione sarà lunga circa 3,9 miglia, dall’attuale capolinea di Wilshire/Western Station fino alla nuova stazione Wilshire/La Cienega e comprenderà complessivamente 3 nuove stazioni.