Gli immigrati che faranno richiesta di accesso ai servizi del welfare regionale avranno l’obbligo di sottoscrivere la Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione. Lo annuncia la vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie della Regione Liguria Sonia Viale. «Alla luce dei recenti fatti di Colonia – spiega Viale – è necessario ribadire con forza la piena condivisione dei contenuti della Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione, un documento snello, ma certamente esaustivo sui principi cardine della nostra Costituzione e delle Carte europee e internazionali sui diritti umani»
Il documento, redatto nel 2007 dall’allora ministro degli Interni Amato era nato dalla consultazione con associazioni e organizzazioni del mondo dell’immigrazione, religiose e sociali anche della comunità islamica.
Nel documento, in particolare, si richiama l’uguaglianza tra uomo e donna, la parità tra moglie e marito all’interno del matrimonio, la condanna di ogni forma di coercizione e di violenza dentro e fuori la famiglia, la tutela della dignità della donna, i principi di libertà religiosa, il rispetto dei simboli religiosi ma anche l’inaccettabilità di forme di vestiario che impediscano il riconoscimento della persona.
«Possono sembrare principi scontati – dice Viale – ma che è necessario ribadire con forza» Pertanto, oltre all’introduzione dell’obbligatorietà della sottoscrizione del documento per gli immigrati che faranno domanda di accesso ai servizi sociali, predisporremo iniziative di formazione sui principi della Carta per gli operatori del sociale. Inoltre, inviterò i Comuni, destinatari dei fondi delle politiche sociosanitarie, a condividere i valori della Carta auspicando, da parte della politica e delle istituzioni, una presa di coscienza unanime sull’importanza di ribadire i valori espressi con chiarezza nel documento».
Viale porterà l’iniziativa al varo della Regione Liguria anche all’attenzione della commissione Immigrazione nella conferenza Stato-Regioni, di cui è vicepresidente.