Tra le province liguri è solo Savona a guadagnare punti nella classifica annuale sulla Qualità della Vita stilata dal Sole 24 Ore. Sulla base di 36 indicatori raggruppati in sei macro categorie (tenore di vita, servizi & ambiente, affari & lavoro, ordine pubblico, popolazione, tempo libero), il quotidiano economico milanese scatta una fotografia del 2014 su ciascuna delle 110 province italiane. Ai primi tre posti Bolzano, che guida la classifica con 603 punti, Milano e Trento, seguiti da Firenze, Sondrio e Olbia-Tempio. Tra gli ultimi posti Palermo, Taranto, Caserta e Vibo Valentia. Chiude la graduatoria Reggio Calabria, con soli 392 punti.
Ma veniamo alla Liguria.
Guardando la classifica globale, si osserva che la provincia di Savona, con 528 punti, si posiziona al 33esimo posto e guadagna cinque posti rispetto alla scorsa edizione. Genova segue al 41esimo posto, 518 punti, ma perde 17 posizioni. La Spezia, 58esima con 503 punti, perde sette posizioni, mentre Imperia, cinque posizioni in meno sul 2013, è fanalino di coda al 66esimo posto con 469 punti.
Entrando nel dettaglio, emerge che sul basso posizionamento in classifica delle province liguri pesano soprattutto gli indicatori relativi a affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione.
In materia di tenore di vita, Genova è quella messa meglio, al 43esimo posto (20 posizioni in più del 2013) con 609 punti. L’indicatore comprende i dati su valore aggiunto pro capite (29.334 euro), il patrimonio familiare medio (425.536), l’importo medio mensile delle pensioni (961 euro), consumi per famiglia (1.820 euro), spesa per turismo all’estero (411 euro) e costo della casa al metro quadrato (2.700 euro). Savona (44esima, 11 posizioni in più) totalizza 604 punti: valore aggiunto pro capite a quota 25.256 euro, patrimonio familiare medio di 437.755 euro, pensioni medie da 865 euro. I consumi per famiglia equivalgono a quelli dei genovesi, mentre la spesa per il turismo all’estero è più bassa (solo 389 euro). Il costo della casa al metro quadrato tocca i 1.900 euro. La Spezia scende di 11 posizioni, al 59esimo posto, e totalizza 503 punti: valore aggiunto pro capite di 26.363 euro, patrimonio medio familiare a 361 mila euro e pensioni medie da 824 euro. Valori piuttosto alti rispetto alla media, come il dato sui consumi per famiglia (1.971 euro). Basso invece l’indicatore sulla spesa turistica all’estero (279 euro). Il costo della casa al metro quadro è di 2.150 euro. A Imperia, 553 punti e 63esimo posto in classifica (11 posti in più) l’indicatore maggiore è quello sul patrimonio familiare medio: 447.401 euro. Il valore aggiunto pro capite è di 20.951 euro, le pensioni medie sono di 691 euro. I consumi per famiglia ammontano a 1.765 euro, mentre le spese turistiche all’estero sono contenute: 355 euro. Per ciò che riguarda la casa, il costo medio a metro quadro è di 2.050 euro.
Per ciò che riguarda gli affari e il lavoro, la prima provincia ligure che incontriamo in classifica è Savona, al 25esimo posto: perde 9 posizioni e totalizza 605 punti. Punteggio frutto di 10 imprese registrate ogni 100 abitanti, 66 giovani titolari d’impresa su mille, un tasso di occupazione del 61% e una quota di export sul Pil pari al 19%. I due valori finanziari: 1% di impieghi su depositi totali e 13% di sofferenze su impieghi totali. Imperia è 57esima: ha 561 punti e perde 10 posizioni. Nel dettaglio degli indicatori imperiesi troviamo 11 imprese su 100 abitanti, 59 titolari under 30 su mille, un tasso di occupazione al 58%. L’export su Pil vale l’8%. 0% di impieghi su depositi, mentre le sofferenze ammontano al 15%. Genova, 62esima con 7 posizioni in meno, totalizza 555 punti. 10 imprese su 100 abitanti, pochi giovani imprenditori (solo 48 su mille) e un tasso di occupazione pari al 60%. Export su Pil al 16%, 1% di impieghi, 11% le sofferenze. Chiude La Spezia, 500 punti, 76esimo posto e due posizioni in meno sul 2013: 9 imprese ogni 100 abitanti, 47 giovani imprenditori su mille under 30, 60% di tasso di occupazione. La quota di export su Pil è del 13%. 1% di impieghi, 23% la quota di sofferenze.
La Liguria non eccelle nell’ordine pubblico. Le quattro province si posizionano agli ultimi posti: La Spezia, 71esima con 305 punti, guadagna 7 posizioni. Genova, 99esima con 262 punti, perde 36 posizioni. Savona 103esima (245 punti), Imperia chiude al 106esimo posto (233 punti). Nello spezzino, ogni 100 mila abitanti, si contano 388 scippi e borseggi, 406 furti in casa, 24 rapine, 11 estorsioni. 211 le truffe informatiche. A Genova i numeri salgono: 770 scippi, 377 furti in casa, 60 rapine, 13 estorsioni ogni 100 mila abitanti. 275 frodi informatiche. A Savona ogni 100 mila abitanti 553 borseggi, 687 furti, 44 rapine, 12 estorsioni. Le truffe informatiche sono state 321. Infine Imperia: 425 scippi, 550 furti in casa, 51 rapine e ben 18 estorsioni ogni 100 mila persone. 297 frodi informatiche.
I sei indicatori che compongono la categoria popolazione (densità, saldo migratorio, separazioni ogni 10 mila coppie coniugate, indice di vecchiaia Istat, anni di studio e speranza di vita media) condannano le province liguri tra gli ultimi posti in classifica. La Spezia, 531 punti, è 85esima, perdendo 38 posizioni. Imperia, 505 punti, è al 95esimo posto e perde 43 posizioni. Savona è 101esima (52 posizioni in meno), con 499 punti. Genova è addirittura ultima, con 464 punti, e perde 66 posizioni rispetto al 2013.
A tirare su in classifica le quattro province liguri sono le ultime due categorie prese in considerazione dal Sole 24 Ore: tempo libero e servizi & ambiente. Nel primo caso, la Liguria è tra i primissimi dieci posti: Savona eccelle al quarto posto, dietro Rimini, Roma e Firenze, guadagnando 5 posizioni (553 punti). La categoria tiene in considerazione il numero delle librerie (13), dei cinema (2) e dei bar e ristoranti (1.139) ogni 100 mila abitanti, le presenze agli spettacoli (3.478 ogni 100 mila persone), l’indice di sportività (466). Ma anche la spesa dei turisti stranieri (243 milioni di euro). Se tenessimo però conto solo di questo indicatore, Savona scivolerebbe al 29esimo posto (e lo stesso varrebbe per le altre province). Genova, quinta con 532 punti, perde però quattro posizioni. Si contano 807 tra ristoranti e bar, 10 librerie e 5 sale cinematografiche ogni 100 mila abitanti. Le presenze agli spettacoli sono 543 ogni 100 mila abitanti e l’indice di sportività è di 781. Meglio di Savona la spesa degli stranieri: 403 milioni. Imperia guadagna tre posizioni e si piazza al settimo posto, con 515 punti. 2.682 presenze agli spettacoli, 1.021 ristoranti e bar, 10 librerie e 3 cinema ogni 100 mila abitanti. L’indice di sportività è di 376: I turisti stranieri hanno speso 633 milioni. Infine, La Spezia: con 489 punti si posiziona nona guadagnando ben 10 posti in classifica. 849 ristoranti e bar, 6 cinema e 9 librerie ogni 100 mila abitanti. Una media di 1.104 presenze agli spettacoli. 420 di indice di sportività. Ma i turisti stranieri spendono poco: 239 milioni di euro.
Tocchiamo infine l’argomento servizi & ambiente. Genova si piazza 23esima: guadagna 6 posizioni e 632 punti grazie ai punteggi alti ottenuti negli indicatori riguardanti la disponibilità di asili, con il numero di posti ogni 100 bimbi, l’indice climatico e quello di Legambiente, l’indice di smaltimento di cause civili, la copertura della banda ultra larga e la percentuale di emigrazione ospedaliera (10%). Segue Savona, 33esima (-2 posizioni) e 644 punti. La Spezia è 48esima (610 punti, perde 7 posizioni) e Imperia chiude solo 79esima, 15 posizioni in meno e 552 punti.