Carne rossa dell’entroterra savonese a km zero, riconosciuta e valorizzata in ristoranti e macellerie. È questo l’obiettivo delle amministrazioni comunali di Carcare, Dego e Bardineto che per lanciare l’iniziativa hanno organizzato un seminario – conferenza stampa per lunedì 14 dicembre, con inizio alle, 11 a Carcare, nel Centro polifunzionale di via del Collegio.
«Vogliamo – dichiara a Liguria Business Journal Christian De Vecchi, vicesindaco di Carcare – promuovere e valorizzare la filiera che parte dagli allevatori del territorio dei nostri tre Comuni e comprende macellerie e ristoranti. Il prezzo della carne rossa è fermo a trenta anni fa. Viene penalizzato il piccolo produttore, come il piccolo punto di vendita, che offrono prodotti qualità ma non possono effettuare economia di scala. Il primo obiettivo è quindi fare riconoscere il prodotto, la carne del bovino di Razza Piemontese che è una delle eccellenze del territorio. In un secondo tempo, se interverranno anche Camera di Commercio, Regione Liguria e associazioni di categoria si potrà pensare a un logo e a un marchio».
I tre Comuni hanno anche iniziato a collaborare per ottenere sinergie tra le tre fiere del bestiame che hanno luogo a Dego in maggio, a Carcare in agosto e a Bardineto a fine ottobre.
Da sempre in Valle Bormida viene praticato l’allevamento del bovino da carne di Razza Piemontese, nel 2012 erano presenti in Provincia di Savona circa 200 allevamenti iscritti a libro genealogico. Si tratta della più importante tra le razze bovine autoctone italiane, particolarmente apprezzata dagli operatori del settore e dal consumatore per l’elevata qualità della carne prodotta. Non bisogna dimenticare che il settore dell’allevamento, specialmente in aree marginali come quelle in cui operano le aziende valbormidesi, da diversi anni deve fare fronte notevole aumento dei costi di produzione, superiori rispetto alle aziende di pianura e all’ aumento degli adempimenti burocratici.