Giovane, diplomato, occupato, in molti casi single. Il turista-tipo che ha visitato la Liguria nell’estate 2015 corrisponde a questa descrizione.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio turistico regionale, gestito da Regione Liguria e Unioncamere Liguria, i giovani turisti italiani (tra i 18 e i 30 anni) sono il 34%, il 39% quelli stranieri.
«L’Osservatorio Turistico ha intervistato i turisti della nostra regione – spiega l’assessore Regionale al Turismo Gianni Berrino – intercettandoli nei principali centri turistici e nelle vicinanze delle strutture ricettive, raggiungendo quasi 1.500 soggetti fra italiani e stranieri, e sottoponendo loro un questionario disponibile in italiano, inglese, francese e tedesco, per facilitarne al massimo la compilazione».
Per la prima volta dopo tanto tempo il turista in Liguria, più che cercare un luogo ideale per riposarsi, è assetato di cultura (50% degli intervistati) e mosso da interessi naturalistici (45%). Partecipa a escursioni e gite nel 54% dei casi e si muove alla ricerca di degustazioni di prodotti enogastronomici locali nell’11% dei casi.
Tra le motivazioni di ordine pratico emerge la vicinanza rispetto alla propria residenza o ad altre destinazioni di origine del viaggio (motivazione di vacanza per il 21,5% dei turisti) e il rapporto qualità/prezzo (21,2%), seguite a distanza dall’occasione di usufruire della seconda casa (10,8%) e dalla possibilità di essere ospitati da parenti o amici (10,6%). Quasi un quarto degli intervistati peraltro ha già visitato la Liguria in precedenza (21%).
Il turista sceglie la Liguria perché influenzato da internet (40% degli italiani, 53% degli stranieri). Il web influenza le scelte sul dove e come trascorrere le vacanze attraverso le informazioni online e i social network (16,4% degli italiani, 17,4% degli stranieri), le offerte promozionali di portali e siti Internet (8,7% degli italiani, 16,2% dei turisti stranieri) e le recensioni on line (4,9%).
«Con questa indagine puntiamo a conoscere lo sviluppo del settore turistico nella nostra regione adottando un punto di vista quanto più ravvicinato possibile ai territori e ponendo grande attenzione alle specificità dei prodotti regionali», commenta il presidente di Unioncamere Liguria, Paolo Odone.