Vendita di alcol vietata ai minorenni, no al vetro dopo le dieci di sera e determinazione di un orario oltre il quale chi non ha la licenza (il caso dei minimarket) non può più vendere alcolici. Sono i tre punti fondamentali contenuti nel regolamento che Fepag Ascom e Fiepet Confesercenti Genova chiedono a gran voce al Comune di Genova, da cui, per ora, hanno ricevuto solo il silenzio.
Un regolamento, basato di fatto su leggi già esistenti, che le associazioni degli esercenti hanno ricevuto in bozza dal Comune, emendato in più punti a ottobre e di cui, da un mese, non hanno più notizia. Una trafila che, dopo anni, i gestori degli esercizi del centro storico chiedono giunga finalmente al termine a breve: degrado, abusivismo e pochi controlli regnano in una situazione che, secondo gli addetti ai lavori, sembra essere sfuggita di mano a Palazzo Tursi: «La nostra proposta si basa su pochi punti, ma chiari – spiega Marina Porotto, Fepag Ascom – il rispetto delle regole da parte di chi oggi opera in regime di sostanziale abusivismo e più controlli della polizia municipale: questi devono essere svolti non solo quando accadono gravi episodi di sangue, come quello verificatosi di recente a due passi da piazza delle Erbe, ma con costanza».
Per molti la situazione non è più sostenibile: «Non si può più tollerare il degrado di piazza Sarzano − commenta Antonella Dabite, Civ Sarzano − che al mattino si riduce a un tappeto di vetri». «Cosa ci possiamo aspettare da un Comune che legalizza un mercatino abusivo di clandestini?», afferma un esercente.
Il regolamento, pur ricalcando in gran parte le norme già esistenti, contiene alcune nuove richieste: «Non chiediamo solo di far rispettare ai locali etnici il divieto di vendere alcool dopo la mezzanotte − afferma Cesare Groppi, Fiepet Confesercenti − ma anche di toglierlo dalla vista, evitandone l’esposizione. Chiediamo anche di aumentare le sanzioni per chi non opera nel rispetto delle norme, al momento davvero irrisorie». Solo 50 euro di multa per un minimarket che vende alcool dopo la mezzanotte, contro i 500 più penale inflitti a un esercizio pubblico.
Tra i nuovi punti, anche una maggiore certezza sulla possibilità di utilizzare il dehor, fondamentale per un esercizio nel centro storico, e la possibilità di effettuare attività di animazione solo per chi ha la licenza (bar o pub).