Boom di prenotazioni su Genova per Ryanair, la compagnia low cost che, alla luce dei risultati positivi ottenuti sulle rotte per Bari e Londra Stansted, incrementerà le frequenze dei voli nel momento di punta della prossima stagione estiva. «Ottimi i risultati anche su Trapani e Cagliari – commenta John Alborante, direttore marketing e vendite per l’Italia di Ryanair – Insieme a Bari e Londra, anche queste tratte registrano un tasso di riempimento assolutamente in linea con la media del network, che a ottobre ha raggiunto il 94%, e grazie alle quali quest’anno contiamo di trasportare oltre 250 mila clienti da e per l’Aeroporto Cristoforo Colombo».
A queste rotte se ne potrebbero aggiungere prossimamente delle altre. Bucarest, forse Amburgo. Tenendo però conto che il vettore guarda principalmente proprio al fattore riempimento: i voli vengono mantenuti se sono riempiti quasi al completo e a prezzi sostenibili (è il motivo per cui l’esperienza della tratta Bergamo-Roma non è stata confermata). Se ne saprà di più dopo l’incontro previsto il 17 novembre a Dublino tra i rappresentanti della compagnia e dell’Aeroporto di Genova: se per il Cristoforo Colombo una delle mete più appetibili è la capitale della Romania, considerata la nutrita comunità romena a Genova e in Liguria, insieme a Madrid (su questa possibilità occorre valutare se considerarla anche hub di smistamento), per le istituzioni le priorità sono Germania e Regno Unito. Di interesse anche la Scandinavia, ma Paolo Sirigu, direttore generale Aeroporto di Genova, preferisce andare cauto: «Prima di fare delle proposte bisogna capire se il territorio può offrire un’adeguata accoglienza al turista: non possiamo garantire i voli e nessun posto in albergo per il periodo estivo». Il riferimento è alla richiesta partita alcuni mesi fa da alcuni sindaci del comprensorio del Tigullio.
«Noi ci proporremo e faremo la nostra parte – spiega Sirigu – ma è fondamentale il supporto delle istituzioni per la promozione del nostro scalo. Il Colombo è un aeroporto che, parlando di infrastrutture, è al livello di Gatwick. Nasce come alternativa a Malpensa. Ma bisogna promuoverlo: questo compito spetta a regione e Comune». I primi riscontri delle istituzioni sono comunque positivi: «Abbiamo notato una forte sensibilità verso le esigenze del territorio» commenta Alborante. Ma più che le parole serviranno i fatti: «Necessaria una cooperazione congiunta in chiave di promozione turistica, sia attraverso gli strumenti Ryanair, sia con fonti esterne. Un’idea potrebbe essere un banner promozionale che metta in evidenza Genova nel momento in cui si fa una ricerca sul nostro sito, rinnovato da un mese e con 1 milione di visualizzazioni a settimana», spiega il direttore vendite.
Sembra invece più lontana la possibilità di aggiungere Genova alle altre 15 basi in Italia. Possibilità che dipende essenzialmente dal traffico, consistente e profittevole allo stesso tempo. I costi aumenterebbero. E in ogni caso, la concorrenza di Genova è rappresentata dagli altri 121 aeroporti europei che ambiscono a diventare base: il primo vantaggio è quello occupazionale, perché l’indotto creato andrebbe a impattare direttamente sul territorio.