Più sportelli, più filiali multimediali dove non si maneggiano contanti e gli impiegati sono consulenti dei clienti, attenzione sempre maggiore alle imprese piccole e piccolissime e ai giovani: sono le linee strategiche perseguite da Carispezia, che dopo l’acquisizione delle filiali Cariparma nel maggio 2014, è diventata banca regionale e in Liguria detiene l’8% della quota sportelli.
Oggi la banca del gruppo Crédit Agricole ha presentato un accordo con Confart che ha lo scopo di supportare le micro, piccole e medie imprese nell’accesso al credito. In base all’accordo Confart Liguria svolge l’istruttoria nella modalità condivisa con l’area crediti di Carispezia, assume eventuale delibera di rilascio garanzia e la trasmette, insieme alla documentazione necessaria, allo specialista di Carispezia che, a sua volta, nell’arco di 24 ore, la invia alla filiale più vicina all’impresa. Inoltre, grazie al buon rating attribuitogli dalle banche, Confart Liguria è in grado di fornire una garanzia solida con cui si rendono appetibili per il sistema bancario anche a quelle aziende che faticherebbero a trovare credito. Infine, l’impresa ha accesso a finanziamenti a tassi convenzionati migliori rispetto a quelli offerti dal mercato.
Il 13 ottobre la banca ligure aveva stretto un accordo con Fidi Toscana, lanciando “Soluzione Business”, un prodotto studiato per permette alle aziende di accedere al credito avvalendosi di una garanzia forte, come quella di Fidi Toscana, con uno sconto del 20% sulle commissioni di garanzia per le imprese di rating migliore.
Il 24 marzo a Parma Unimpresa e Gruppo Cariparma Crédit Agricole avevano sottoscritto un accordo che aveva l’obiettivo di supportare le attività delle piccole e medie imprese con finanziamenti agevolati destinati a sostenerne la crescita, gli investimenti e i progetti di internazionalizzazione.
«Vogliamo avere – commenta Paolo Gavini, responsabile area retail e private di Carispezia – un ruolo primario di banca di prossimità, in grado di trovare strumenti per favorire l’accesso al credito delle imprese e diventare volano per l’economia del territorio. Vogliamo essere vicini alle microimprese che hanno più difficoltà ad accedere al credito. Più l’importo è piccolo e più siamo soddisfatti. Ed essere vicini al cliente vuol dire conoscerlo dalla A alla Z, capire tutte le sue esigenze, per aiutarlo a crescere, non soltanto per vendergli dei prodotti».
Per essere vicini al cliente Carispezia ha aperto e aprirà nuovi sportelli. Il 1° ottobre ha inaugurato in via De Sonnaz 24 l’Agenzia per te di Imperia-Oneglia, arrivando a cinque punti vendita in provincia di Imperia, l’anno scorso nel Ponente ligure aveva acquistato 16 filiali e ne aveva aperto una nuova ad Albenga.
Ma quella di Oneglia non è un’agenzia tradizionale. Il suo layout si richiama al nuovo modello di servizio che Carispezia ha mutuato direttamente dall’esperienza della casa madre francese Crédit Agricole. La filiale di via De Sonnaz è automatizzata e altamente tecnologica, con ampia dotazione di atm evoluti che, grazie a una focalizzazione esclusiva sulla consulenza, riporta al centro del rapporto banca-cliente la relazione umana: nei locali dell’agenzia si sperimenta un nuovo concetto di accoglienza al quale è dedicata una specifica figura professionale che accompagna il cliente nello svolgimento delle operazioni sulle nuove dotazioni tecnologiche e lo indirizza al consulente più adatto per le sue esigenze. «Stiamo abituando i clienti – spiega Gavini – a utilizzare totem, internet, carte di credito. Altrimenti saremmo schiacciati dalle code. Gli impiegati funzionano da consulenti».
Le risorse da impiegare ci sono. Nel primo semestre 2015 Carispezia ha registrato un utile netto pari a 15,4 milioni di euro. escludendo l’impatto dell’imposta straordinaria pagata nel 2014 sulla rivalutazione delle quote di partecipazione in Banca d’Italia. La performance, trainata dal miglioramento della gestione operativa, beneficia anche dell’operazione di conferimento di ramo d’azienda da parte della capogruppo, realizzata nel maggio 2014, che ha consentito a Carispezia di allargare il proprio perimetro di azione nel Ponente ligure. Il roe si posiziona al 15%.Le masse intermediate della banca spezzina raggiungono 8,3 miliardi di euro, in crescita del +4,3% rispetto a giugno 2014.
La raccolta diretta, pari a circa 3 miliardi di euro, è in crescita del 3%. La raccolta indiretta si attesta a 2,9 miliardi di euro (+6%): positiva la performance della raccolta gestita, che ha beneficiato anche di un contesto di tassi favorevole (rispetto a giugno 2014, la crescita dello stock di raccolta gestita è pari a 461 milioni, +27%).
Gli impieghi a clientela, pari a 2,4 miliardi di euro, mostrano un trend di ripresa (+5%): in particolare si conferma positiva la produzione del comparto mutui casa (grazie all’erogazione di 965 prestiti nei primi sei mesi dell’anno, +45%). Sul fronte del sostegno delle aziende, continua l’impegno di Carispezia nel settore agro-alimentare, in crescita del +6% sia per numero di clienti che di volumi erogati.
Per quanto riguarda la posizione patrimoniale, Carispezia registra il common equity tier 1 al 10,7% e il total capital ratio all’11,«Sono già 200 su un migliaio le filiali multimediali».