Sabato 7 novembre si terrà lo sciopero regionale proclamato da Filcams, Fisascat e Uiltucs per il rinnovo del contratto degli aderenti a Federdistribuzione, distribuzione cooperativa e Confesercenti. Molte sono le realtà genovesi e liguri coinvolte: le Coop e le Ipercoop, Rinascente, Oviesse, Ikea, Carrefour, Pam, Upim, Coin, Decathlon e molti altri punti vendita.
A Genova, in concomitanza dello sciopero e per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta è stato organizzato un presidio in Largo XII ottobre dalle 10.30 alle 13.
I contratti sono scaduti lo scorso 31 dicembre 2013 e non sono ancora stati rinnovati – dicono i sindacati – per la rigidità dimostrata dai rappresentanti di Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa e Confesercenti. Quello che si chiede ai lavoratori del settore è ritenuto improponibile: ad esempio, nel settore cooperativo si propongono condizioni peggiorative per i nuovi assunti, il mancato pagamento della malattia, lo “sconto” del 5% sulle retribuzioni percepite eccetera.
Federdistribuzione richiede il taglio degli scatti di anzianità e la riduzione del trattamento di fine rapporto.
Sono tutte condizioni che non possono essere accettate tanto più che Confcommercio che associa aziende minori dello stesso settore e quindi più esposte alla crisi, hanno rinnovato il contratto riconoscendo il giusto aumento salariale e non il taglio dei diritti. La capacità di una impresa di essere competitiva non si basa sul risparmio sul costo del lavoro. Non è attraverso il mancato rinnovo del contratto che si risolleveranno i bilanci in sofferenza delle imprese, degli ipermercati, delle piccole cooperative.