Parte da Genova la Msc Lirica, ultima delle quattro navi Msc Crociere del programma Rinascimento, che consiste nell’inserimento di un troncone di 24 metri nella zona centrale della nave e che ha permesso l’aggiunta di 193 nuove cabine e nuovi spazi dedicati all’intrattenimento.
Una commessa da 200 milioni di euro per la Fincantieri di Palermo, che ha realizzato gli allungamenti delle quattro navi con un metodo innovativo: prima l’assemblaggio del nuovo “pezzo” poi il taglio delle lamiere della nave per l’inserimento tra i due tronconi.
La capienza passa da 2.200 a 2.679 passeggeri. Msc Lirica raggiungerà il Brasile tra 20 giorni, successivamente avrà come home port Shanghai e non è un caso che sia stata totalmente customizzata per i viaggiatori orientali.
Genova intanto attende la nave che avrà come “casa” proprio il capoluogo ligure. «Nel 2017 ogni domenica l’Msc Meraviglia sarà presente qui – ricorda l’a.d. di Msc Crociere Gianni Onorato – si tratta della nave più grande mai costruita da un armatore europeo, un segnale della nostra presenza qui, vogliamo crescere e far crescere Stazioni Marittime, in cui siamo anche direttamente coinvolti. Abbiamo la nostra sede qui, una presenza rilevante sulla città, dando il nostro contributo alla crescita economica della regione».
Per Msc il 2015 è stato un altro anno di crescita, un trend che è costante da diversi anni ormai: «Sarebbe potuto andare ancora meglio, ma a marzo c’è stato un momento davvero difficile con gli eventi del museo del Bardo. Nel 2016 cresceremo grazie anche al programma Rinascimento che vede sulle quattro navi rinnovate 800 cabine in più tutte le settimane». E in vista della nuova fase l’azienda ha in previsione di assumere 6 mila persone entro il 2017, quando cominceranno i vari delle navi previste sino al 2022 (sette in tutto, tra cui la Meraviglia): «Abbiamo aperto un sito ad hoc e proprio oggi ho partecipato alla fiera Orientamenti per l’iniziativa “Capitani coraggiosi”, dando un contributo con la mia esperienza, una carriera che consiglio a tutti i giovani».
L’operazione Rinascimento non può essere applicata a tutte le navi, ma per Onorato bisogna avere il coraggio di investire e avere la capacità tecnica per poterlo fare: «Fincantieri non ha niente da imparare da nessuno in questo campo».
E sulle misure che potrebbero contribuire a una diversa disciplina dei porti, Onorato dice la sua: «Sarebbe sensato che ogni porto si specializzasse in determinati settori, tanti porti vicini tra loro che fanno tutti le stesse cose in concorrenza mi ricorda ciò che è successo negli aeroporti. Mi sembra che ci siano i segnali giusti per cambiare le cose. Certo è che bisogna vedere anche i volumi: in Liguria sono importanti, visto che tra La Spezia, Genova e Savona rasentiamo i 3 milioni, per cui non è un discorso da generalizzare».