C’è la firma sull’accordo per la prima fase del Programma di valorizzazione del Sistema difensivo seicentesco e delle Fortificazioni esterne. Sottoscritto anche il primo atto di trasferimento, relativo a Forte Begato.
L’Accordo consente il trasferimento dall’Agenzia del Demanio al Comune di un primo importante gruppo di beni compresi nel sistema centrale dei forti: Forti Belvedere, Crocetta, Tenaglie, Begato, Sperone, Puin e dell’Ex Torre Granara.
«Un’occasione preziosa per la città– dichiara il sindaco di Genova Marco Doria – sia per la riconquista di spazi pubblici per i genovesi, in cui rientrano anche i percorsi per la ex caserma Gavoglio e l’ex Op di Quarto, e, dall’altra, per la valorizzazione del notevolissimo patrimonio storico della città. I forti costituiscono uno degli elementi su cui puntare per consolidare il rilancio della nostra città come meta del turismo culturale e verde».
Per Ernesto Alemanno, direttore regionale Liguria dell’Agenzia del Demanio, «la valorizzazione e il recupero del sistema dei forti è frutto di una grande sinergia tra i diversi livelli di governo che consente di restituire al territorio un patrimonio dal grande pregio storico-artistico. Una dimostrazione dell’attenzione dello Stato ai processi di valorizzazione dei beni pubblici di pregio, in un’ottica di sviluppo e promozione delle realtà locali».
Il percorso che ha portato all’accordo di oggi ha avuto inizio nel 2011, con la richiesta da parte del Comune, avviando così la procedura prevista dalla legge sul federalismo demaniale culturale. Una volta predisposto il Programma di Valorizzazione generale, esteso a tutto il sistema fortificato, ne è stata sviluppata una prima fase e a luglio di quest’anno è arrivata l’approvazione della richiesta da parte del Tavolo Tecnico Operativo, costituito dal Segretario Regionale Mibact, che lo presiede, dall’Agenzia del Demanio e dal Comune stesso.
«Al termine di un lungo percorso condiviso – sottolinea Elisabetta Piccioni, segretario generale Mibact Liguria – si giunge oggi alla firma di un importante accordo. Dal punto di vista strategico è previsto il passaggio al Comune dell’intero sistema fortificato di Genova mentre da subito sarà il sistema centrale dei forti a entrare nel patrimonio comunale. Il fine è quello di promuovere la valorizzazione dei grandi manufatti difensivi, per incrementarne la fruizione da parte di cittadini e visitatori».
La prima fase riguarda i forti distribuiti lungo il percorso delle antiche mura seicentesche, nati con una chiara funzione difensiva e che meglio rappresentano il Sistema Centrale. Alcuni di questi, in particolare Forte Begato e Forte Sperone, per il loro affaccio sul mare e l’alto valore panoramico, ma anche per la buona accessibilità anche carrabile e per la diretta connessione col Parco del Peralto, rappresentano risorse su cui puntare per la valorizzazione della città. Con i forti verrà acquisito e recuperato un complesso di manufatti molto articolato quali batterie, polveriere, torri, mura e una rete di percorsi ed ex strade militari fruibili per trekking e escursioni, a cavallo, in bicicletta.
Con l’Atto di trasferimento siglato oggi, Forte Begato è pronto a diventare tra i più grandi contenitori di eventi della Città di Genova e, insieme a Forte Crocetta e Forte Tenaglie, il nucleo di partenza per la valorizzazione dell’intero sistema. Il traguardo da raggiungere è la creazione di un museo all’aperto, diffuso, che a Forte Begato assegna un ruolo strategico, con possibilità di insediamento di varie funzioni, che vanno dai servizi pubblici e privati, nel campo della ricerca e della formazione; della ricettività alberghiera, del catering e del benessere, alla creazione di un centro espositivo, didattico, documentario e multimediale dedicato alla storia delle fortificazioni, alle battaglie e agli assedi storici genovesi, ai laboratori artistici, produttivo-commerciali in chiave eco-sostenibile (bioagricoltura, green economy, bioarchitettura), agli spettacoli, ai mercati e alle fiere con servizio di ristorazione, alle attività sportive compatibili con il manufatto storico.