Sarà votata martedì prossimo in consiglio regionale la proposta di dividere l’attuale Ato Centro Ovest 1 in due Ambiti territoriali ottimali: il primo ambito, Ato Centro Ovest 1, si estende dal Comune di Finale Ligure a quello di Varazze; il secondo ambito, Ato Centro Ovest 3, si estende dal Comune di Laigueglia a quello Borgio Verezzi. Il terzo Ambito del savonese, Ato Centro Ovest 2, è già previsto nella legge e riguarda l’entroterra.
Questa mattina il capogruppo di Forza Italia Angelo Vaccarezza ha depositato presso la presidenza del Consiglio regionale la proposta di legge che modifica la legge regionale n. 1 del 24 febbraio 2014 «Norme i materia di individuazione degli ambiti ottimali per l’esercizio delle funzioni relative al servizio idrico integrato e alla gestione integrata dei rifiuti» e ha trasmesso il documento ai consiglieri e assessori regionali e ai 69 Comuni coinvolti nelle modifiche di legge.
«La richiesta di costituire tre Ambiti nella provinciali Savona, anziché i due previsti dalla legge attuale, è stata avanzata più volte dal territorio – spiega Vaccarezza – ma fino ad oggi la volontà politica e le opportunità tecniche non si erano incontrate tuttavia, siccome io credo nel primato della politica, se il territorio avanza delle istanze è mio dovere provare a realizzarle».
Secondo il capogruppo di Fi questa nuova suddivisione «rispetta sia la morfologia del territorio sia l’attuale assetto di gestione del servizio. Tutti i Comuni che fanno riferimento al futuro Ato Centro Ovest 3 – spiega Vaccarezza – hanno una sola società pubblica che gestisce l’acquedotto e un’altra società pubblica che gestisce il depuratore. Potranno, quindi, creare un consorzio pubblico che gestirà il ciclo completo delle acque. A Savona, a suo tempo, furono fatte scelte diverse e ora c’è un unico socio privato. Certamente auspichiamo che anche in questo Ambito si arrivi ad affidare in house ad un consorzio pubblico il ciclo integrato, ma sicuramente era giusto prendere atto nella legge regionale che queste due realtà della riviera sono molto diverse, sia come territorio che negli assetti societari di gestione del ciclo delle acque».