Due dimore private diventate centri culturali e d’arte, veri e propri parchi tematici, una chiesa del XII secolo tornata a essere un centro culturale e di eventi, sono solo alcune delle bellezze oggi un po’ meno nascoste di cinque Comuni della provincia di Imperia racchiusi sotto il nome di valle del San Lorenzo: Costarainera, San Lorenzo al Mare, Cipressa, Civezza e Pietrabruna.
Sono stati coinvolti dalla Regione Liguria nell’ambito del progetto europeo Best of (ovvero Buoni esempi salute turismo e orizzonti futuri, che fa parte del programma Alcotra – Alpi latine cooperazione transfrontaliera 2007-2013).
Un anno per valorizzarli con un budget di 180 mila euro per la realizzazione di attività di sviluppo turistico con il partenariato del polo turistico Esterel (costa azzurra). Un anno per la costruzione di una proposta che sia attrattiva a 360 gradi e che coinvolga il territorio (anche le aziende).
Enrico Molinari, economista, manager e vicepresidente di Confassociazioni international, è il coordinatore di tutto questo, un manager del turismo con uno staff di esperti che si occupa di promuovere le eccellenze storico architettoniche della valle, i sentieri dell’entroterra, la costa. «Il turismo è un’industria e i territori – racconta – per quanto siano belli, sono da considerare prodotti da posizionare sul mercato. È una definizione un po’ brutale, ma è la verità».
La valle del San Lorenzo ora ha un brand ben definito: il disegno di un monte che si fonde con le onde del mare in cui compare la coda di un cetaceo e la scritta …costa d’aMare: «Esprime le caratteristiche salienti del territorio – spiega Molinari – lo identifica attraverso una precisa indicazione dell’area geografica e delle risorse naturali e culturali presenti nella zona, che grazie a questo diventa più facilmente riconoscibile».
Molinari è operativo dal marzo scorso: «Abbiamo cominciato raccogliendo informazioni su emergenze ambientali culturali e architettoniche della Valle del San Lorenzo, razionalizzando il materiale già utilizzato dalla valle per comunicare l’offerta turistica, poi abbiamo ideato un nuovo modello organizzativo e strategico di promozione, individuato i sentieri da promuovere e valorizzare anche attraverso il posizionamento di pannelli con QR code». La “grande partenza” del Giro d’Italia di quest’anno a San Lorenzo al Mare ha dato una grossa mano in termini di visibilità.
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Non fermarsi solo al cosiddetto turismo sole-mare è l’obiettivo: «Secondo i dati europei su 100 turisti il 52% preferisce la spiaggia, il 48% si concentra su altre priorità ed è su questo che stiamo costruendo iniziative particolari».
Nel corso dell’estate la chiesa di Sant’Antonio Abate, che risale al XII Secolo, è stata lo scenario di eventi culturali legati al territorio, non solo musica, ma anche la proiezione di video, foto e animazioni a cura di esperti di biologia marina e di educazione ambientale insieme a storici dell’arte medioevale.
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«Abbiamo puntato i riflettori anche su due parchi tematici – spiega Molinari – Villa Biener è in un antico uliveto, sulle colline di Cipressa. Progettata negli anni Settanta da un architetto persiano, dal 2003 è proprietà di Judit Török, un’artista che insieme a Carlo Maglitto ha deciso di aprirla a chiunque apprezzi l’arte contemporanea. L’altro parco è quello delle sculture di Carin Grudda, pittrice e scultrice tedesca di fama internazionale, che si è trasferita dal 2001 a Lingueglietta, nel Comune di Cipressa, per dedicarsi alle sue opere, con una particolare attenzione alla lavorazione del bronzo. La sua casa a è diventata un centro culturale e creativo, il giardino è stato tramutato in un Parco delle Sculture».
I manager del turismo stanno riattivando percorsi e itinerari che erano stati “dimenticati” o non valorizzati a sufficienza, come un percorso guidato alla scoperta dei produttori di olio e presto installeranno una serie cartelli lungo la pista ciclabile che sul lato mare contengono tutte le informazioni su ciò che riguarda il mare, dal santuario dei Cetacei a ciò che si trova sui fondali, mentre sul lato monte saranno descritte le eccellenze dell’entroterra.
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Dal punto di vista del mercato turistico Molinari spiega che la valle del San Lorenzo sta cercando di posizionarsi nell’area del Nord e dell’Est Europa: «Bisogna considerare che abbiamo molti stranieri residenti in zona, soprattutto tedeschi e svedesi – sottolinea Molinari – in tanti si innamorano di questi posti».
Sui nuovi mercati lontani la Valle del San Lorenzo sta lavorando attraverso gli educational tour dedicati ai media. Il prossimo è previsto a fine settembre.
Il progetto Best of terminerà a fine anno, ma Molinari si augura che sia solo l’inizio di una serie di attività continuative che proseguano oltre.