Sono più di 24.200 i cinghiali da abbattere in Liguria. L’assessore regionale all’Agricoltura e alla Caccia Stefano Mai ha riunito oggi, nella sede della Regione Liguria, la prima commissione tecnica faunistica-venatoria della legislatura. Presenti i rappresentanti delle associazioni agricole, venatorie, ambientaliste, delle Asl liguri, del mondo accademico e del Corpo forestale dello Stato. Per la prima volta erano presenti anche i responsabili degli sportelli Caccia della Regione, ex Province.
«In base alle indicazioni fornite dai nostri uffici territoriali – spiega Mai – sono state elaborate le proposte dei contingenti di abbattimento che tengono conto dei censimenti e delle dinamiche della popolazione della fauna selvatica sul territorio. A oggi abbiamo rilevato che è sempre più forte la presenza di cinghiali nelle zone urbane e peri-urbane, un fenomeno dovuto alla carenza di risorse trofiche e alla presenza del lupo nell’entroterra. Sempre più i cinghiali si spingono nei centri urbani alla ricerca di cibo anche attirati da scorretti foraggiamenti il cui divieto non viene spesso rispettato».
I contingenti di abbattimento proposti dalla Commissione sono: 8.043 capi nella provincia di Savona, 8.500 in quella di Genova (di cui 4.200 nell’Ambito territoriale di caccia Ge 1 e 4.300 nell’Atc Ge 2), 4.500 in quella di Imperia (di cui 3.500 nell’Atc e 1.000 nel comprensorio alpino), 3.200 nella provincia della Spezia. Dai rappresentanti delle associazioni agricole è stata avanzata anche la proposta di un aumento di contingente nella provincia della Spezia.
«Valuteremo tutte le proposte e le osservazioni – ha assicurato Mai – e le tradurremo in un atto formale per la determinazione dei contingenti».