Il brand Portofino l’hanno messo anche nel nome dell’azienda. Tre famiglie che abitano nel borgo della celebre piazzetta hanno deciso di investire sul territorio, recuperando i terreni dei dintorni per la produzione di bevande, olio e salse. Nasce così l’azienda Niasca Portofino. Nell’ultima giornata dell’allestimento di Expo Liguria in piazza De Ferrari, genovesi e turisti hanno potuto gustare le specialità di quest’impresa fondata due anni fa e nata con uno scopo ben preciso: «Volevamo recuperare le tradizioni locali, porre fine allo stato di abbandono delle campagne, riqualificare alcuni spazi disabitati da lungo tempo – racconta uno dei tre soci fondatori Andrea Pelosin, direttore commerciale – fare da volano per le attività che apportino valore al territorio, offrire servizi e prodotti di alta qualità a prezzi accessibili, rendere Portofino un luogo vivo dodici mesi l’anno, destagionalizzare e incrementare il turismo, far conoscere Portofino e i suoi prodotti tipici in Italia e all’estero».
L’azienda è nata nel 2013, in piena crisi, ma ha subito mostrato enormi potenzialità di crescita: il primo anno il prodotto di punta, la limonata, è stata prodotta in 300 mila bottiglie, due anni dopo la quantità è quintuplicata: «Non ce lo aspettavamo – dice Pelosin – inizialmente non avevamo neanche limoni a sufficienza, visto che ci serviamo esclusivamente dei prodotti locali, ora stiamo cercando di espandere la produzione delle bevande con quella al mandarino e il festivo Portofino».
Niasca è già presente in quasi tutto il mondo anche grazie a Eataly: «Ci manca l’Australia ma ci arriveremo presto», assicura Pelosin. Più difficile essere profeti in patria: «Abbiamo dovuto superare la diffidenza iniziale, ora sono gli stessi produttori che ci chiamano per sapere se vogliamo i loro limoni».
Oltre che alla vendita, Niasca è attenta anche alle iniziative “di contorno” ma propedeutiche sia alla promozione del territorio sia al prodotto. L’azienda organizza degustazioni e momenti didattici per turisti e scolaresche.