Potrebbe essere reso noto già questa domenica il nome del commissario che guiderà il Pd ligure fino al prossimo congresso, previsto per l’autunno o per dicembre – gennaio. Domani si riunirà a Milano l’assemblea nazionale del partito, per discutere di modifiche allo statuto. Saranno presenti anche i componenti della direzione, a cui spetta il compito di nominare il commissario, e la scelta potrebbe avvenire durante una pausa dei lavori dell’assemblea, in calendario soltanto per domenica. La scelta potrebbe essere ufficializzata lunedì, in ogni caso si ritiene sia imminente.
Se il Pd ligure non è riuscito a trovare una sintesi unitaria, neppure sull’interpretazione dei motivi che hanno portato alla sconfitta elettorale del 31 maggio scorso, e dovrà affidarsi a un commissario nominato da Roma, quello genovese sembra stia trovando un accordo tra i paitiani – renziani e i loro oppositori.
Il segretario provinciale Alessandro Terrile si era presentato dimissionario all’assemblea dei delegati provinciali il 22 giugno scorso. Le sue dimissioni erano state congelate, evitando un voto sulla persona del segretario, che avrebbe sancito la spaccatura del Pd. I delegati avevano invitato Terrile a presentare un documento su cui cercare una convergenza. Terrile lo ha elaborato e lunedì, all’assemblea provinciale che inizierà alle 17.30, al Cap di via Albertazzi, a Genova, sottoporrà il documento alla valutazione dei delegati. La sensazione è che l’attuale segretario provinciale riuscirà a ottenere la convergenza e un giudizio condiviso sull’analisi del passato e sulle strategie da perseguire nel futuro a breve – medio termine. Sarà probabilmente confermato alla guida del Pd genovese, affiancato da una segreteria in grado di rappresentare le diverse componenti del partito.



























