Positivo il primo trimestre del 2015 per il gruppo Iren. Buone le performance del settore idrico (ricavi a +10,9%) e di quello ambiente (ricavi +107,2% grazie al consolidamento di Amiat, la società che gestisce la raccolta e l’avvio a smaltimento dei rifiuti a Torino). L’utile netto, a quota 58,6 milioni di euro, cresce del 14,2%.
«I risultati gestionali positivi dei primi tre mesi del 2015 assumono ancora maggior rilievo – sottolinea Massimiliano Bianco, ad del gruppo – se si tiene conto che il primo trimestre del 2014 era stato caratterizzato da una plusvalenza non ricorrente superiore ai dieci milioni di euro. Performance che sono frutto anche delle azioni di snellimento gestionale su cui si innesta il processo di integrazione, già avviato anche con Amiat, che riguarderà tutte le nostre attività e porterà al conseguimento di importanti sinergie».
I ricavi salgono a 919 milioni di euro (903,1 milioni di euro un anno fa), con una crescita dell’1,8%. Il margine operativo lordo sale del 4% a 211,4 milioni di euro (a marzo 2014 203,3 milioni di euro). Positivo anche l’Ebit, il risultato operativo, che segna un +3,5% e va a quota 133,2 milioni di euro (128,7 milioni di euro a marzo 2014). In calo l’indebitamento finanziario netto: 2,17 miliardi in riduzione di 114 milioni rispetto al 31 dicembre 2014.
«Il 2015 si è aperto in maniera positiva per il gruppo grazie al contributo sia dei settori regolati che di quelli non regolati – dice il presidente Francesco Profumo – Entrambi beneficiano delle attività di ricerca della massima efficienza che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della vita aziendale. In questo quadro si inserisce il piano per l’assunzione di duecento giovani talenti, che si concluderà entro il 2017 e porterà all’interno del gruppo quelle competenze e quella freschezza necessarie per raccogliere con successo le sfide future».