Prende sempre più campo in Liguria il nuovo modello societario delle srl semplificate: dalle 273 del 2013 si è passati alle 540 dello scorso anno. Secondo gli ultimi dati forniti da Unioncamere Liguria, Numeri ancora piccoli rispetto a quelle ordinarie (1.085 nel 2014, diminuite di oltre 100 unità rispetto al 2013), ma indicativi di una nuova tendenza che privilegia l’autoimprenditorialità a basso rischio e che piace soprattutto a donne e giovani (oltre il 25%).
Economica nella fase costitutiva (è richiesto un capitale minimo di 1 euro e un massimo di 9.999,99 euro), questo tipo di società garantisce un’autonomia patrimoniale perfetta (i soci non rischiano con i propri beni personali ma è la società a rispondere di eventuali debiti) e consente di risparmiare notevolmente sulle spese di costituzione, iscrizione al registro delle imprese, diritti di segreteria e imposto di bollo (con circa 400 euro si assolvono tutti gli oneri).
A due anni dalla nascita, sei imprese su dieci riescono a sopravvivere (dato calcolato sulle imprese attive a febbraio 2015 e leggermente superiore al dato nazionale, 54,5%). Non è un risultato particolarmente positivo ma, se da un lato la “facilità” di accesso a questo tipo di imprenditorialità può indurre a sottovalutare i rischi che la gestione di un’impresa, per quanto piccola, dall’altro si può supporre che parte di queste imprese si “evolvano” in società più strutturate (e questo si potrà verificare nel tempo).
Le camere di commercio da sempre sostengono la cultura imprenditoriale, rivolgendosi soprattutto ai giovani, promuovendo “l’educazione” al lavoro indipendente attraverso progetti inseriti nel percorso scolastico, favorendo la continuità del flusso di risorse attraverso il sostegno alla garanzia, principale strumento per favorire l’accesso al credito, e attraverso la rete di Sportelli Imprenditorialità Giovanile per il sostegno alla creazione di nuove imprese.
Sul fronte dell’occupazione, le nuove Srl stanno dando un forte contributo: nel 2014 gli addetti sono aumentati di oltre 600 unità rispetto al 2013, concentrandosi nella fascia tra 2 e 5 addetti e superando la quota di mille unità. I settori più gettonati sono le costruzioni, che rappresentano il 19% delle srl semplificate, seguite dal commercio (15%) e dalle attività turistiche (10%).
La provincia di Genova conta circa la metà delle imprese registrate in Liguria (411), di cui il 17% concentrate nel commercio, il 14% nelle costruzioni e il 9% nelle attività turistiche: rispetto al 2013 sono 256 in più.
Segue la provincia della Spezia, con 248 Srl semplificate, 155 in più rispetto al 2013: nell’estremo levante la più alta concentrazione si registra nel settore edile (28%), seguito dal commercio (14%). In provincia di Savona la nuova formula semplificata ha favorito la nascita di 113 imprese (erano 54 nel 2013), di cui quasi il 20% assorbito dalle costruzioni, e a ruota dal commercio e dalle attività turistiche, entrambe al 12%.
A Imperia si sono registrate 85 imprese, 56 in più rispetto al 2013: anche qui le costruzioni e il commercio sono i settori più gettonati, rispettivamente il 19% e il 13% sul totale delle Srl semplificate.