La Liguria perde altre 900 imprese: secondo i dati diffusi da Unioncamere Liguria (comunque ridimensionati rispetto al 2013 che aveva registrato il dato peggiore degli ultimi 6 anni), il 2014 si chiude con un saldo negativo tra imprese iscritte (9.676) e quelle cancellate dal registro imprese (10.582).
Tra 2013 e 2014 le imprese liguri registrate sono diminuite dello 0,8% e le attive dell’1,1%. A livello nazionale la situazione non è migliore: basti pensare che solamente due regioni hanno registrato una variazione positiva (Lazio, con un +1%, e Calabria, +0,2%). Non è confortante la situazione nell’area del Nord Est, da sempre considerata il traino dell’economia italiana: il Friuli Venezia Giulia, in particolare, sembra pagare dazio più di altre regioni, con un saldo negativo tra aperture e chiusure addirittura di 2 mila unità.
In Liguria, a livello provinciale, Imperia “perde” il maggior numero di imprese (455), seguita da Savona (-176), Genova (-151) e La Spezia (-124). I settori che soffrono maggiormente sono il commercio, con 937 imprese in meno (-462 a Genova, -177 a Imperia, -157 a Savona e -141 alla Spezia), l’agricoltura, con 494 realtà produttive in meno (- 107 a Genova, -225 a Imperia, -129 a Savona e -33 alla Spezia), il turismo, che perde 481 unità (-234 a Genova, -101 a Imperia, -65 a Savona e -81 alla Spezia) e le costruzioni, con 334 imprese in meno (-74 a Genova, -55 a Imperia, -102 a Savona e – 103 a La Spezia).
In calo le imprese rosa, crescono giovani e stranieri
Scende dal 25% al 23% l’incidenza dell’impresa femminile sul totale delle imprese: il saldo tra aperture e chiusure di attività resta negativo, pur ridimensionandosi leggermente rispetto a un anno fa (da 131 passa a 100 unità in meno), suddiviso tra le province di Genova (-41 imprese), Savona (-37), La Spezia (-16) e Imperia (-6). I settori a maggiore concentrazione di imprese “rosa” sono il commercio (33,2% e un saldo pari a -103 imprese), il turismo (13,8% e 67 imprese in meno) e l’agricoltura (12,2% e 27 imprese in meno).
Si riconferma il saldo attivo delle imprese giovanili liguri (+1.512 imprese): Genova guida la classifica con 801 imprese in più, seguita da Savona (+252), La Spezia (+237) e infine Imperia (+222 unità). Il settore in cui i giovani preferiscono “cimentarsi” è quello delle costruzioni (+237), seguito dal commercio (+242) e dalle attività turistiche (+15 imprese). In espansione anche la quota di imprese straniere, che nel 2014 raggiunge il 12,2% sul totale delle imprese: si rinforza il saldo attivo tra nuove aperture e chiusure, +849 unità, determinato da 580 imprese in più registrate a Genova, 107 a Savona, 96 a Imperia e 66 alla Spezia. Forte presenza nel settore edilizio (+243 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni) e nel commercio (+247).
[envira-gallery id=”31388″]