«Abbiamo affrontato la crisi economica e della finanza pubblica e dato una prospettiva, in un anno durissimo senza mai raccontare balle. Abbiamo l’immagine di una città in sofferenza, lo percepisco anch’io». Così il sindaco di Genova Marco Doria nel bilancio di fine anno. Nel 2015 il Comune aprirà i cantieri dello scolmatore del Fereggiano e lavorerà per quello del Bisagno. Si impegnerà per demolire l’ex palazzo Nira alla Fiera e realizzare il waterfront di Renzo Piano. Parteciperà alla Conferenza dei Servizi sulla Gronda con un sì all’opera a lotti, dopo valutazione ambientale.
Il sindaco ha anche affrontato la questione rifiuti. La raccolta è in crisi, con il risultato che in città i cassonetti sono colmi oltre il limite: «Ci siamo trovati in una situazione di emergenza. In Amiu c’erano problemi interni gestionali. L’azienda ha rinnovato gil ruppo dirigente e assunto precari per aumentare la raccolta differenziata. Strozzi è una delle persone che avevano il percorso di riflessione più robusto in italia. Sono pronto a difendere questa scelta, un rinnovamento che serve a voltare pagina».