Avrebbero davvero poco da “mugugnare” i genovesi secondo la ricerca condotta dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane. Almeno, per quanto riguarda il tempo libero: proprio il capoluogo ligure è al primo posto d’Italia per la migliore offerta su librerie, cinema, sport e ristorazione.
La ricerca, giunta al 25esimo anno, pone il capoluogo ligure al 24esimo posto in Italia, posizione invariata rispetto all’anno scorso, mentre guadagna tre scalini Savona, che si piazza 38esima. Metà classifica per La Spezia (51), 61esimo posto per Imperia.
Presi in considerazione 36 indicatori riguardanti tenore di vita, servizi e ambiente, affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione e tempo libero, l’analisi del Sole vede quest’anno Ravenna aggiudicarsi la medaglia d’oro, seguita da Trento (che perde una posizione rispetto all’anno scorso) e Modena. Ultimi posti per Agrigento, Reggio Calabria e Foggia. È un’Italia spaccata a metà quella fotografata dal quotidiano milanese, con le città del Centro-Nord al di sopra della media, e quelle del Sud e delle isole che arrancano, con valori quasi sempre inferiori alla “sufficienza”. Per quello che riguarda il tenore di vita, i valori maggiori su patrimonio familiare e consumi per famiglie si trovano a Milano, Aosta, Bolzano, con punte di oltre 500 mila euro per il primo indicatore e di 2.600 per il secondo. Il valore aggiunto pro capite supera i 43 mila euro a Milano, mentre le pensioni toccano i 1.350 euro nel capoluogo lombardo.
Genova, prima per tempo libero
Genova, con 566 punti, si posiziona tra le prime 25 città d’Italia in cui “si vive meglio”. A pesare è soprattutto il tempo libero, indicatore che pone proprio Genova al primo posto d’Italia con 699 punti: indice di sportività (901), sale cinematografiche ogni 100 mila abitanti (in media 5, per un punteggio di 863) copertura banda ultra-larga (787) i valori più alti, ma sotto la Lanterna si trovano bene anche i lettori, ben 10 librerie ogni 100 mila persone. Per quello che riguarda il tenore di vita, valori piuttosto alti per patrimonio familiare medio (quasi 427 mila euro), pensioni medie mensili (1.233 euro) e valore aggiunto pro capite (oltre 25 mila euro). Da migliorare gli indicatori su affari e lavoro, ancora bassi: tasso di occupazione al 61% e quota dell’export sul Pil del 16%. Molto vicino al valore della prima in classifica il numero di imprese ogni 100 abitanti (9 contro le 10 di Ravenna) ed è buono anche il tasso di imprenditoria giovanile: sono 45 realtà ogni mille genovesi fino ai 29 anni. Sono solo 8 gli stranieri residenti regolari ogni mille genovesi: stesso valore di Savona e La Spezia.
Savona, città di ristoratori
La qualità del tempo libero savonese spicca, come quella genovese, tra le prime d’Italia. L’offerta della ristorazione tocca i 1.115 bar e ristoranti ogni 100 mila abitanti e incide positivamente insieme a un alto indice di sportività e un alto numero di librerie (ben 13) sul totale della popolazione (che toccano, rispettivamente, 596 e 809 punti). Positivi anche i dati sul tenore di vita: 436 mila euro di patrimonio medio familiare, 1.056 euro di pensione media mensile e oltre 24.500 euro di valore aggiunto pro capite. L’imprenditoria di Savona punta soprattutto sui giovani, con ben 63 imprese under 30 ogni 1000 ragazzi. Dieci le imprese registrate ogni 100 abitanti. Leggermente più alto rispetto a quello del capoluogo, il valore dell’export sul Pil: 19%.
Gli spezzini consumano di più
Alla Spezia (51esima in classifica) il migliore tenore di vita della Liguria, con punte di 1.886 euro di consumi per famiglia (il valore più alto della regione), oltre 25.200 euro di valore aggiunto pro capite e più di 361 mila euro di patrimonio medio familiare. Indicatori che la portano a ottenere il punteggio più alto della Liguria: 630. Nella media regionale il tasso di imprenditoria, con 9 imprese registrate ogni 100 abitanti, ma è ancora basso il dato relativo ai giovani: sono solo 44 le aziende under 30 ogni mille spezzini tra i 18 e i 29 anni. La città dell’estremo Levante ligure sembra puntare poco sul tempo libero, fattore in cui spicca solo l’indicatore relativo alle sale cinematografiche: sono ben 6 ogni 100 mila abitanti, per un punteggio di 963. Gli spezzini guardano più film e leggono meno libri, secondo la ricerca del Sole: sono solo 8 le librerie ogni 100 mila persone.
A Imperia le pensioni più basse della Liguria
Alti e bassi a Imperia per un 61esimo posto che vede la città dell’estremo Ponente ligure primeggiare su alcuni indicatori, ma registrare anche significativi bassi valori su altri. Spiccano, fra tutti, gli oltre 441 mila euro medi di patrimonio familiare e i 1.690 euro medi di consumi per famiglia. Ma gli alti indicatori sul tenore di vita si fermano qui, perché nello stesso tempo troviamo le pensioni medie più basse della liguria (833 euro mensili) e il minore valore aggiunto pro capite (poco più di 21.500 euro). Arranca anche l’occupazione, con un tasso del 57%, mentre sono 11 le imprese registrate ogni 100 mila abitanti, 58 under 30 ogni mille giovani. Solo 8% l’export sul Pil. 10 gli stranieri residenti regolari ogni mille persone. Infine, con 11 librerie, 4 cinema e poco più di mille attività di ristorazione ogni 100 mila abitanti, Imperia è al decimo posto per i migliori valori relativi al tempo libero in Italia. È