Sono 652 le imprese under 35 nate nel terzo trimestre 2014, su un totale di 2.019 nuove realtà imprenditoriali e 2.073 cessazioni. Saldo negativo, secondo gli ultimi dati diffusi da Unioncamere Liguria, ma a reggere è proprio il bilancio “giovane”: si tratta di 333 genovesi, 106 imperiesi, 112 savonesi e 102 spezzini che hanno dato vita a oltre 650 nuove realtà che mantengono positivo il saldo imprenditoriale ligure giovanile a +403. A fronte di un tasso di disoccupazione del 42,1%, il più alto del Nord Italia, in Liguria c’è chi prova a mettersi in gioco, costruendo da sé il proprio futuro.
In Liguria si contano 14.293 imprese giovanili: dato che posiziona la nostra regione al 13esimo posto in Italia per incidenza sull’imprenditoria totale (9,5%). A livello provinciale è La Spezia a registrare la maggiore incidenza di imprese “under 35” (10,5%) e la minore riduzione rispetto all’anno precedente (-0,1%). Seguono Imperia e Savona, entrambe con un peso pari al 9,8%, ma con un ridimensionamento più marcato (rispettivamente -5,5% e -2,7%). Genova “perde” 131 imprese (-2%), mentre l’incidenza sulla totalità delle imprese attive si ferma al 9%.
Si tratta, per la maggior parte, di imprese individuali: queste costituiscono l’80%, in calo del 2,5% rispetto al terzo trimestre del 2013. Costruzioni, commercio e attività turistiche i settori in cui i giovani provano a cimentarsi con maggiore intensità: l’edilizia raccoglie 3.825 nuove realtà imprenditoriali liguri, seguita dall’attività commerciale, con 3.500, e dai servizi di alloggio e ristorazione (1.520). Agricoltura e manifatturiero seguono con 743 e 600 imprese. Gli addetti nelle imprese giovanili liguri rappresentano il 5,1% del totale: un valore al di sopra della media nazionale (4,9%), ma calato del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. È Imperia a concentrare la maggiore quota di addetti sul totale (6,7%), seguita dalla Spezia (6,3%), Savona (5,4%) e Genova (4,3%).
La quota rosa delle imprese giovanili è del 25,5%: si tratta di 3.692 realtà femminili under 35, concentrate, per la maggior parte a Genova (1.790). Seguono Savona (759), La Spezia (592) e Imperia (551). Poco più di 4.500, invece, sono imprese straniere: ancora una volta è Genova a fare la parte del leone con 2.283 realtà, seguita da Imperia (872), Savona (819) e La Spezia (532), per un’incidenza media del 32,4% in Liguria.