Cala l’inflazione in Liguria, ma Genova resta la seconda città più cara del Nord Italia. Il rapporto semestrale dell’Osservatorio prezzi della Liguria realizzato da Ref Ricerche per conto di Unioncamere Liguria mostra che l’inflazione tra aprile e giugno si è portata allo 0.7%, circa la metà di un anno fa, ma pur sempre superiore alla media nazionale. A settembre, ultimo consuntivo disponibile, i prezzi hanno complessivamente messo a segno una variazione su base annua dello 0.3%.
A contribuire al rientro dell’inflazione un ciclo dei consumi ancora in forte sofferenza, nonostante le misure introdotte a sostegno del reddito disponibile (bonus fiscale degli 80 euro), e il ripiegamento delle componenti più volatili della spesa per consumi delle famiglie: frutta e verdura (-8% in confronto ad un anno fa), ma anche carburanti e tariffe energetiche (-1.5%) stanno in questa fase spingendo verso il basso la dinamica dei prezzi al consumo.
Le uniche sollecitazioni provengono dal comparto dei servizi, che rispetto ai primi tre mesi dell’anno rincarano per effetto di una forte componente stagionale legate all’avvio della stagione estiva, e dalle tariffe locali, acqua potabile e rifiuti solidi in primis.
A livello provinciale, Genova registra un’inflazione pari allo 0.9% (scesa allo 0.4% a settembre 2014), Imperia allo 0.5% (0.1% a settembre), mentre La Spezia si attesta in territorio negativo sotto la media regionale (-0.1% nel secondo trimestre, -0.3% a settembre).
L’Osservatorio ha offerto alcune valutazioni sul costo della vita: prendendo in esame una spesa di circa 80 voci che sui bilanci delle famiglie incidono per oltre 500 euro al mese (generi alimentari, prodotti per la cura della casa e l’igiene personale, carburanti, servizi per la persona, l’alloggio e la ristorazione) e mettendo a confronto il capoluogo di Regione con le principali città dell’Italia settentrionale, Genova risulta la seconda città più cara dopo Venezia, davanti a Milano e Bologna (+2.4% rispetto alla media).
L’aggravio di spesa per un consumatore ligure è di oltre 12 euro al mese, circa 150 in un anno: una zavorra importante che incide negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie.