«Bisogna costruire un’alleanza per la scuola digitale in Liguria». Lo ha detto lunedì l’assessore all’Istruzione e al Bilancio della Regione Liguria Pippo Rossetti, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli Stati Generali della scuola, al via oggi ai Magazzini del Cotone di Genova. Una due giorni per fare il punto sul sistema scolastico ligure a cui parteciperanno oltre 900 persone, tra docenti, dirigenti scolastici, famiglie e studenti. Un’occasione per ascoltare soprattutto la voce dei più giovani, attraverso la diffusione dei dati del questionario “Nella scuola che vorrei…” voluto da Arsel Liguria, l’agenzia regionale per i servizi educativi e il lavoro. Dall’indagine è emerso che il 79% dei 1000 soggetti che hanno partecipato al test non ha mai fatto esperienza di alternanza scuola-lavoro, il 65% non ha il Wi-Fi nella propria scuola, l’84% non ha una lavagna elettronica e il 17% non sa addirittura se nell’istituto che frequenta è presente un’aula computer. Proprio alla scuola digitale sarà dedicata una delle sei sessioni previste dal programma: «Per andare avanti con la digitalizzazione è necessario il coinvolgimento dell’Università, dell’Ufficio scolastico regionale e delle autonomie scolastiche. A partire dai 2 milioni di euro già messi a disposizione della Regione per l’hardware e la formazione digitale, una cifra che potrà essere incrementata grazie ai nuovi fondi strutturali» ha aggiunto Rossetti.
Domani mattina è previsto un collegamento in video conferenza da Bruxelles con Marco Montanari, della direzione generale istruzione e cultura della commissione europea, Renata Briano, europarlamentare ligure, e Simona Costa di Casa Liguria sul tema “Europa 2020: scuola per una crescita sostenibile, intelligente e esclusiva”. Le due giornate avranno come momento conclusivo la tavola rotonda di giovedì 15.30 a cui parteciperanno, oltre a Rossetti, il sottosegretario del Ministero dell’Istruzione Gabriele Toccafondi, Giorgio Rembado, presidente nazionale dei dirigenti scolastici, Fabrizio Dacrema della CGIL, Giuseppe Tacconi, dell’Università di Verona e Giovanni Biondi presidente di Indire.