La Regione Liguria ha presentato al Palazzo della Borsa, in collaborazione con la Camera di commercio di Genova, i 30 bandi che attiverà l’assessorato allo Sviluppo economico nel prossimo anno solare a sostegno delle imprese e degli enti pubblici. Sono cinque i principali filoni di crescita economica individuati: l’energia, che prevede nei prossimi mesi l’attivazione di 9 misure per un totale di 57 milioni di euro; la ricerca e sviluppo, con 4 strumenti dedicati e 41 milioni di euro; la finanza, con 8 bandi e 21 milioni di euro; la digitalizzazione, con 2 misure per 10 milioni di euro; gli investimenti produttivi, con 7 bandi che andranno ad attivare complessivamente 69 milioni di euro. In tutto i 5 filoni comportano 201 milioni.
«Chi fa impresa – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – necessita di una programmazione di contribuzione pubblica, specie nella fase di difficoltà economica che da alcuni anni stiamo attraversando, per pianificare i propri investimenti nel breve e medio periodo. Con il convegno “Road map bandi 2023. Un anno di programmazione Fesr in Liguria” abbiamo soddisfatto questa primaria esigenza, indicando a cittadini, imprese ed enti la strada che percorreremo, con oltre 200 milioni di euro, da qui a giugno 2024. Ci auguriamo, inoltre, che l’innesto di queste risorse significative possa tradursi in uno stimolo “anticiclico” per l’economia ligure, in un momento in cui le pressioni finanziarie inflattive rischiano di portare a spinte recessive. Proseguiremo nel corso dei prossimi mesi a definire gli strumenti successivi, sempre a confronto con i nostri stakeholder territoriali, che personalmente ringrazio per il fruttuoso dialogo che ci ha consentito sino ad oggi di cogliere appieno le necessità del nostro tessuto economico. Verso fine anno faremo un revised budget, andremo a vedere quello che è già stato fatto, si faranno un affinamento e poi una proiezione per il periodo successivo. Arriviamo qua dopo una lunga serie di incontri tecnici, continueremo anche in futuro a raccogliere indicazioni, perché la programmazione va adattata, il dialogo e l’adattamento alle situazioni che si modificano sono le soluzioni migliori. Le imprese ci chiedono continuità perché i bandi che abbiamo fatto fino ad adesso hanno avuto risposte una, due, tre, quattro, anche dieci volte superiori alle nostre disponibilità, il che da un lato è confortante perché è la dimostrazione di avere centrato delle esigenze, dall’altra parte è un po’ preoccupante perché è segno di una grande necessità di supporto».
«Noi come sistema camerale ligure – ha spiegato il segretario della Camera di commercio di Genova Maurizio Caviglia – abbiamo un ruolo di coordinamento di tutta quella che è l’attività di animazione economica. C’è un accordo preciso che fa parte della programmazione europea voluta dalla nostra Regione in cui le associazioni di categoria e le Camere di commercio informano le imprese sui bandi, le opportunità. Poi con questo coordinamento facciamo in modo che le imprese possano meglio partecipare ai bandi dosando i loro interventi e allo stesso tempo facciamo in modo che alla Regione arrivino le principali problematiche che le imprese hanno nell’accedere a questi fondi, a questi finanziamenti. Per noi la cosa importante è riuscire a velocizzare le istruttorie delle pratiche, e che alle imprese possa essere semplice comprendere come presentare le proprie domande. Per le nostre imprese questo tipo di opportunità rappresenta la più importante risorsa per poter partecipare alla ripartenza verso una transizione ecologica e digitale che sono una sfida importantissima per avere occupazione ma soprattutto autostima del sistema imprenditoriale ligure».
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