«Oggi siamo qui per ridare un futuro a questa banca», così Pietro Modiano, uno dei tre commissari di Banca Carige, si è rivolto agli oltre 20 mila azionisti presenti fisicamente o per delega all’assemblea di Banca Carige. «È quello che abbiamo cercato di fare, circondati da un gruppo di colleghi e professionisti che hanno scommesso sul futuro della banca, pur lavorando in condizioni più difficili e di maggior incertezza rispetto alle altre banche».
Modiano ha ripercorso un anno complesso in cui il lavoro dei commissari è stato costellato di difficoltà: «Non c’era la fila fuori da Carige per investire nella banca, c’era stato dato tempo fino alla mezzanotte del 9 di agosto e siamo arrivati a una soluzione».
Secondo Modiano Carige è destinata a un futuro dignitoso, una Banca che rinasce con pochissimi rischi: «Tre anni fa aveva il 34% di crediti deteriorati sul totale, un record europeo, aveva un deficit patrimoniale consistente, domani avrà il 2,4% di crediti deteriorati, un record europeo positivo e un livello di capitalizzazione che la preserva da qualsiasi futuro guaio».
Secondo Modiano se e quando Ccb eserciterà l’opzione, Carige entrerà in un gruppo che viene ritenuto la soluzione migliore per i clienti e per la banca. «Consegna Carige e la sua gente a un futuro dignitoso – aggiunge – l’epoca delle difficoltà si chiude. Questa è la posta in gioco, al di là dei dettagli».
Modiano ha ringraziato gli azionisti: «Questi anni di difficoltà hanno lasciato traccia nei bilanci famigliari di tutti voi. Il vostro è stato un gesto di generosità verso il territorio, pur consapevoli del peso che ha avuto l’investimento nei vostri bilanci, che sarà recuperato solo in parte, ma ciò che sarà recuperato appieno è la dignità della banca».
Il commissario ha anche ricordato l’intervento determinante del Fondo interbancario: «Non sono soldi gratis, sono soldi sottratti agli azionisti delle altre banche».
Modiano ha fatto anche riferimento al momento drammatico dello scorso novembre: «Siamo entrati il 20 di settembre dell’anno scorso e nella notte tra l’11 e 12 novembre abbiamo dovuto svalutare 200 milioni di portafoglio crediti in assenza di paracadute, col rischio di non poter rispettare i parametri regolamentari. Contavamo sull’apporto di sottoscrittori diversi che non ci sono stati, è arrivato invece l’aiuto fondo interbancario: 320 milioni da riconvertire in azioni origine del salvataggio. Abbiamo resistito, avete resistito».
Anche Fabio Innocenzi ha ringraziato gli azionisti e il fondo interbancario e ha invitato a non sottovalutare l’aspetto industriale del piano: la banca sarà una banca snella, con procedure semplificate rispetto al passato, concentrata sui territori in cui è presente e al servizio delle famiglie e delle pmi. «Smetteremo di fare finanza per grandi imprese internazionali, abbiamo perso tantissimi soldi dovuti alle grandi esposizioni». Oltre a essere banca commerciale per famiglie e imprese, Carige sarà una banca dedicata alla gestione del risparmio. Innocenzi ha ricordato che la banca ligure è radicata in un territorio in cui il risparmio è superiore alla media del Nord Ovest italiano.