La Borsa di Milano ha aperto in forte calo a causa della crisi di governo. Il Ftse Mib cede l’1,61% a 20.505 punti. Atlantia guadagna l’1,62%, probabilmente proprio grazie alla crisi, essendo legata alle concessioni autostradali. In rialzo anche Stmicroelectronics (+0,92%). In forte calo i bancari, a partire da Banco Bpm (-4,78%), Ubi Banca (-4,36%) e Bper Banca (-4,07%).
Anche le borse europee hanno aperto in negativo, pur con perdite minori: Parigi -0,35% con il Cac 40 a a quota 5.368 punti; Francoforte -0,33% a quota 11.806 punti; Londra a -0,24% con il Ftse 100 a 7.266 punti.
Nei mercati asiatici Tokyo ha concluso in rialzo a +0,44%: l’economia giapponese continua a crescere, più delle previsioni.
Petrolio più o meno stabile: il Wti viene scambiato a 52,55 dollari al barile, in linea con la chiusura di ieri. Il Brent è scambiato a 57,36 dollari al barile.
Nei cambi euro stabile sui mercati valutari europei. La moneta unica passa di mano a 1,1196 dollari contro 1,1193 della quotazione di ieri della Banca centrale europea. Poco mosso anche nei confronti dello yen, a 118,52 (118,64 l’ultima quotazione Bce).
A risentire della crisi di governo anche lo spread, che, inizialmente, comincia a 210 punti base, sulla scia della chiusura di ieri, poi sale dell’8% arrivando alle 9.48 a 228 punti. Il rendimento è a 1,70.