Chiudono in rialzo le borse europee, spinte dalla prospettiva di un imminente accordo sui dazi tra Usa e Cina e dagli ultimi dati sull’attività manifatturiera cinese, sui massimi di 3 mesi. Il Cac 40 di Parigi segna +0,47%, il Dax 30 di Francoforte +0,75%, il Ftse 100 di Londra +0,45%.
In Italia le buone notizie a livello internazionale hanno compensato quelle cattive. L‘Istat comunica che l’economia italiana nel 2018 è cresciuta dello 0,9% in netto rallentamento rispetto al +1,6% del 2017. L’Istituto di statistica, in base ai dati più approfonditi, ha rivisto al ribasso la stima preliminare di un aumento del pil pari all’1%. Il debito pubblico italiano, salito al 132,1% del pil nel 2018, è in percentuale al livello più alto mai raggiunto. Inoltre Moody’s, nel suo rapporto sull’economia mondiale diffuso ieri sera, ha previsto che la crescita economica dell’ Italia resti «anemica» nel 2019. Secondo l’agenzia di rating l’incertezza politica in Italia resterà elevata nel 2019 e «c’ è il rischio di una crescita molto più debole di quanto anticipato nelle nostre previsioni»
Milano ha terminato le contrattazioni come fanalino di coda in Europa ma in territorio positivo e il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi si è ridotto ancora. Ftse Italia All-Share a 22.734,08 punti segna +0,21%, Ftse Mib a 20.694,53 punti +0,17%. Lo spread BtP Italia/Bund a dieci anni si attesta sui 255 punti base da 258 pb di ieri sera.
A Piazza Affari exploit di Moncler (+11,06%) dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio.
Sul fronte dei cambi, chiusura poco mossa per l’euro sul dollaro a quota 1,1377 (da 1,1380 ieri sera).
In ribasso il petrolio, con Wti e Brent stabili rispettivamente in area 56,3 e 65,2 dollari al barile.