«Una famiglia che si indebita per andare in vacanza assomiglia a una cicala, un Paese che si indebita per costruire strade, autostrade, ferrovie, elettrodotti, gasdotti e dare competitività al proprio sistema economico e sicurezza ai propri cittadini, assomiglia alla formica della nota storia. Le formiche in questo caso vengono premiate, le cicale punite dai mercati e lo stiamo vedendo».
Lo ha detto il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, oggi a margine della riapertura di corso Perrone a Genova, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla bocciatura Ue della manovra di bilancio italiana.
«Non sono preoccupato per il braccio di ferro tra governo e Ue – ha precisato Toti – ma lo sono per una legge di stabilità che utilizza non al meglio delle possibilità l’indebitamento aggiuntivo e il deficit aggiuntivo che questo esecutivo, penso giustamente, vuole mettere in campo per trainare lo sviluppo. Credo che sforare il rapporto deficit- pil possa essere un’opzione importante per il nostro Paese se utilizzeremo quelle risorse per investimenti che durino nel futuro e diano competitività al Paese. Se invece le si utilizza per la spesa corrente, credo che non sia un buon modo di usare quel denaro e i mercati evidentemente ce lo fanno e ce lo faranno scontare».