Ricavi pari a 27,5 milioni di euro, in crescita del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, un utile normalizzato dei costi non ricorrenti che si è attestato a 1,5 milioni di euro, in crescita del 150% rispetto ai 600 mila dello stesso periodo del 2016. Sono alcuni dei risultati comunicati da Giglio Group, la società fondata dal ligure Alessandro Giglio e quotata in Borsa Italiana (ora sul mercato Aim, presto sullo Star), relativi al primo semestre 2017.
Nell’area business e-commerce l’incremento è notevole: +167,6%, mentre l’area Media è in linea con l’anno precedente: 8,5 milioni di ricavi. L’Ebitda normalizzato è pari a 4,2 milioni di euro, in crescita del 5,7%, mentre la posizione finanziaria netta è in calo di 14 milioni a causa dell’acquisizione del gruppo Evolve.
Dal punto di vista geografico i maggiori ricavi si concentrano nell’area euro e Uk (86%, in calo rispetto all’87,7% del 2016), in Asia (da 11,4% a 9%) e negli Usa (da 0,8% a 5%).
Il totale dei costi operativi, al netto dei costi non ricorrenti, si attesta a 22,1 milioni di
euro (11 nel primo semestre 2016), come conseguenza della crescita nel volume d’affari e con i principali incrementi individuabili nei costi di acquisto di prodotti, costi per servizi e costi del personale, che aumentano di 400 mila euro principalmente a causa dell’incremento di organico legato alla normativa degli emittenti quotati sul segmento Star). Sono state anche introdotte risorse chiave nelle funzioni di business development e di vendita.
Il nuovo modello di business prevede un’espansione della componente e-commerce, sviluppata utilizzando le risorse interne nel settore del marketing e della comunicazione e investendo in tecnolologia allo scopo di portare a prodotto commerciabile l’esperienza di acquisto diretto tramite televisione.